Si può cambiare status sociale?
La mobilità sociale esiste? Si e no. E con qualche sorpresa.
Sebbene le società moderne sia molto più mobili di una volta, non sempre le opportunità sono le stesse e anzi, in molti casi, ci sono differenze molto rilevanti anche tra Paesi confinanti. La European Social Survey (ESS), sulla base dei dati relativi alle provenienze da diverse classi sociali e alla destinazione durante la vita professionale, ha disegnato una curva che riguarda un europeo tra i 25 e i 64 anni. Se era nato in una famiglia operaia è rimasto tale? E se invece proviene da una buona famiglia con salde relazioni di lavoro ne ha tratto un vantaggio sensibile, come è sempre avvenuto nella storia del privilegio? C’è una correlazione negativa tra disparità di reddito e mobilità sociale intergenerazionale? Quanto pesa la tradizione di ogni Paese, il suo sistema di relazioni o la presenza di un welfare forte? Se si vedono i dati del grafico a fianco, che ha suscitato un grande dibattito accademico, alcuni risultati sono impressionanti. Ungheria, Italia e Lussemburgo – Paesi diversissimi tra loro per storia, composizione sociale e sistemi economici – sono i fanalini di coda della mobilità intergenerazionale. E nemmeno la Germania è messa tanto bene. Tra i virtuosi ci sono invece – sorprendentemente – la Slovenia e l’Estonia, seguiti dal Regno Unito e dalla Russia. L’analisi mette in guardia su facili conclusioni perché i dati sono ancora pochi. Ma sono un indicatore rilevante di quanto sia ancora complesso il rapporto tra classi socio economiche nel XXI secolo.
La European Social Survey (ESS) – che ha sede presso il for Comparative Social Surveys, University of London – è un organismo il cui obiettivo è condurre indagini transnazionali accademiche in tutta Europa (a partire dal 2001). È finanziata da una quota di adesione iniziale versata dai singoli Paesi europei e da esborsi successivi stabiliti in base al Pil di ogni nazione aderente. Ogni due anni vengono condotte interviste faccia a faccia con campioni trasversali selezionati. L'indagine misura atteggiamenti, luoghi comuni, credenze e modelli di comportamento di diverse popolazioni in più di trenta nazioni. Il principale obiettivo di ESS è quello di tracciare stabilità e cambiamenti nella struttura sociale e negli atteggiamenti della popolazione europea per poterli interpretare. Nel 2017 la User Community del suo lavoro ha un bilancio di 100mila utenti registrati.