Ridefinire lo sviluppo
Alcune definizioni teoriche relative a possibili modelli di crescita inclusivi
Come sarà lo sviluppo futuro dell’economia mondiale? Il mondo del lavoro saprà uscire dalla sua crisi di identità e in che modo? E, soprattutto, sarà più inclusivo? Alla ricerca di soluzioni, molti ricercatori, società e centri studi hanno provato a formulare le definizioni teoriche che sono la guida alla ricerca di una nuova pratica economica più inclusiva. E parole come “sviluppo”, “crescita”, “profitto” hanno adesso nuove declinazioni.
Ecco alcune delle più importanti definizioni teoriche relative a possibili modelli di crescita inclusivi, la base per comprendere la direzione del dibattito internazionale.
Banca Africana di Sviluppo (AfDB)
Crescita inclusiva
La crescita inclusiva è concepita come quel tipo di crescita economica che genera maggiori opportunità di carattere socio economico, salvaguardando i più vulnerabili e promuovendo un clima di correttezza, uguaglianza e pluralità politica. La AfDB considera lo sviluppo agricolo come un elemento fondamentale per un modello di crescita inclusiva.
Aspen Institute
Sviluppo Economico Inclusivo
Tenendo presente la mancanza di una definizione ufficiale, la dicitura sviluppo economico inclusivo definisce tutti quei modelli finanziari fondati su ideali di uguaglianza, trasparenza e sostenibilità e sul coinvolgimento delle comunità, nella speranza di coltivare quelle risorse locali in grado di dare maggiore autonomia alle realtà locali, tradizionalmente escluse dalle dinamiche del mercato. Lo sviluppo economico inclusivo si basa su modelli economici alternativi che fanno leva sul potere di acquisto delle grandi istituzioni, pubbliche e non-profit, al fine di supportare piccole comunità, irrobustire lo sviluppo della forza lavoro e favorire uno sviluppo equo delle infrastrutture.
Asian Development Bank (ADB)
Crescita Inclusiva
Per crescita inclusiva s’intende quel tipo di crescita economica volta ad affrontare quei processi che discriminano chi è maggiormente marginalizzato. A tal proposito, questo modello di sviluppo economico sarebbe rivolto a tutti coloro che non hanno ricevuto giovamento dai precedenti tentativi di eliminare la povertà e si propone di creare sviluppo economico. L’obiettivo, dunque, è quello di integrare tali gruppi affinché possano usufruire dei benefici che lo sviluppo economo crea.
Bertha Centre for Social Innovation and Entrepreneurship
Innovazione Inclusiva / Economia Inclusiva
Tali termini definiscono un approccio al tema dell’inclusione mirato a modelli di business inclusivi e agli interventi del settore privato per migliorare l’accesso a prodotti e servizi. Il Bertha Centre pone l’accento sull’importanza dell’innovazione, soprattutto in Africa, per i settori dell’educazione, finanza e sanità.
Business for Social Responsibility (BSR)
Economia Inclusiva
L’economia inclusiva rappresenta un modello economico capace di includere, coinvolgere e portare beneficio a tutti gli individui e le comunità attive in mercati locali e globali. Tale definizione, caratterizza l’economia inclusiva come un processo capace di portare beneficio a tutte le popolazioni attraverso tre assunti fondamentali – garanzia di buoni posti di lavoro, accesso a mezzi e servizi necessari e sviluppo di comunità sostenibili.
Ford Foundation
Economie Inclusive
Tale definizione si focalizza sul problema della disuguaglianza e sulle ripercussioni negative che essa genera in termini di sviluppo economico. Questo modello, dunque, è specificatamente mirato a evidenziare la mancanza di garanzie sul lavoro e di ammortizzatori sociali proprie delle economie ricche, così come la mancanza di diritti, di lavoro e dell’accesso alle nuove tecnologie e ai nuovi mercati del lavoro nei paesi in via di sviluppo. La Ford Fundation, dunque, definisce economie inclusive quei contesti dove le opportunità abbondano, gli standard di vita crescono e la ricchezza è condivisa.
International Policy Centre for Inclusive Growth (IPC-IG)
Crescita Inclusiva
Il IPC-IG pone l’accento sul termine “partecipazione”. Insieme per condividere i benefici che lo sviluppo economico genera, gli individui dovrebbero partecipare attivamente ai processi di creazione di ricchezza e di crescita. Di particolare interesse è l’accento posto sulla partecipazione politica. Un elemento raramente affrontato dalle definizioni degli altri modelli.
Centre for American Progress (CAP)
Prosperità Inclusiva
Tale definizione ha come su obiettivo quello di coadiuvare la stipulazioni di politiche che possano, all’interno dei paesi maggiormente sviluppati, aiutare il ceto medio ad avere accesso a migliori opportunità lavorative, caratterizzate da sicurezza, stipendi decorosi e da un futuro sostenibile.
Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico
Crescita Inclusiva
Secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, tale modello si concentra sulla disuguaglianza di reddito per raggiungere uno stadio di sviluppo caratterizzato da una minore disparità fra ceto ricco e povero, in grado così da “migliorare gli standard di vita e, più in generale, per garantire ciò che conta per un’ottima qualità di vita (salute, opportunità lavorative, benessere ambientale etc.)”.
The Rockefeller Foundation
Economie inclusive
Tale proposta pone l’attenzione sulla necessità di fornire a coloro che sono alla base della piramide sociale migliori opportunità per incrementare il proprio benessere, non solo come consumatori ma anche come produttori. Rimuovendo le barriere che limitano l’accesso alle opportunità, la Rockefeller Foundation lavora per promuovere economie inclusive, caratterizzate e guidate dall’obiettivo primario di condividere la ricchezza.
Shared Value Initiative
Valore Condiviso
Il valore condiviso può essere definito come una strategia per una migliore gestione delle imprese mirata a quelle compagnie che generano un valore operativo quantitativamente misurabile attraverso l’identificazione e la presa di posizione nei confronti di problematiche sociali che s’intersecano con le loro attività. La struttura promossa dal valore condiviso crea nuove opportunità per le attività commerciali, per le organizzazioni della società civile e anche per i governi, per fare leva sul potere che si produce dalla competizione dettata dalle leggi di mercato al fine di affrontare problematiche sociali.
Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP)
Mercati Inclusivi
Per mercati inclusivi s’intendono quei mercati in grado di fornire poteri decisionali e dunque di promuovere diverse opportunità per i soggetti più poveri - produttori, consumatori e lavoratori salariati - attraverso la creazione di posti di lavoro oltre all’incentivazione a fornire prodotti e servizi a buon mercato che siano effettivamente necessari ai quei soggetti.
Banca Mondiale
Crescita Inclusiva / Prosperità condivisa
L’inclusione è determinata dalla costanza e dalla traiettoria dello sviluppo economico. La crescita economica dovrebbe essere sufficiente a includere la maggior parte della forza lavoro di un paese all’interno del mercato, riducendo, al contempo, il livello di povertà.
Immagine: REUTERS/Carlos Jasso