190 anni del nostro logo

Siamo spesso identificati come “il Leone di Trieste”. Eppure il Leone alato è stato eletto a nostro simbolo solo dal 1848, in seguito alla nascita della Repubblica di Venezia.

Alle origini, nel 1833, a poco più di un anno dalla costituzione delle Assicurazioni Generali, il logo del gruppo riportava l’aquila bicipite dell’impero asburgico. È stato questo il cambio più radicale che abbiamo registrato all’interno del nostro logo. Ma non l’unico. Nel corso degli anni il logo si è poi evoluto insieme al contesto storico e alle nuove esigenze di comunicazione grafica.

Di seguito riportiamo le principali tappe della storia del nostro marchio.

1833 - Aquila bicipite

1833 - Aquila bicipite

A poco più di un anno dalla loro fondazione le Assicurazioni Generali Austro-Italiche vengono autorizzate ad apporre sui propri documenti l’immagine dell’aquila bicipite, simbolo della monarchia absburgica.

1848 - Leone alato

1848 - Leone alato

Dopo i moti rivoluzionari che portarono alla nascita della Repubblica di Venezia, per caratterizzare meglio la propria identità italiana, la compagnia elimina dalla propria ragione sociale la qualifica “austro-italiche” e adotta, per le operazioni sul territorio italiano, come suo simbolo il leone alato di San Marco.

1881 - Leone a destra

1881 - Leone a destra

Nell’anno del cinquantenario, la compagnia sceglie il leone “andante a destra” per sostituire e unificare le diverse versioni fino ad allora utilizzate. Il logo verrà utilizzato fino agli inizi del Novecento, quando si ritornerà alla raffigurazione classica, volta a sinistra.

1910

1910

Nel 1910 circa compare un leone possente e statuario, nuovamente andante a sinistra. Con il passaggio di Trieste all’Italia nel 1918, questo logo entra in uso anche presso la Direzione centrale, con una certa gradualità, e verrà utilizzato con lievi modifiche formali per più di mezzo secolo.

1971 - Logotipo Generali

1971 - Logotipo Generali

Con il mutare delle politiche di mercato la raffigurazione tradizionale del leone marciano non è più consona al gusto dei tempi e alle moderne forme espressive. Il leone subisce un processo di revisione e stilizzazione che porta all’attuale marchio, che rilegge in veste grafica rinnovata lo storico simbolo aziendale, al quale viene abbinato il logotipo Generali.

1978 - Marchio del Gruppo

1978 - Marchio del Gruppo

Una sempre più sentita esigenza di coordinamento e di indirizzo strategico delle unità presenti nei diversi mercati porta le Generali a dotarsi di un marchio di Gruppo.

1990 - Logo del Gruppo

1990 - Logo del Gruppo

Negli anni ’90 il marchio di Gruppo viene rielaborato in forma più moderna e graficamente adatta a garantire una migliore identificazione. La dicitura “Gruppo Generali” viene declinata in varie lingue, tra le quali inglese, francese, tedesco e spagnolo.

2014 - Un unico marchio

2014 - Un unico marchio

Dal 2014 il leone diventa più moderno, dinamico e soprattutto unico per tutto il Gruppo mondiale. Il muso ridisegnato per migliorarne il profilo - rendendolo più netto - l’area delle ali ridefinita per una migliore resa nelle piccole dimensioni, le zampe e la coda semplificate. È una scelta coerente con la volontà di rafforzare gli asset intangibili del Gruppo.


La trasformazione del leone alato – Un simbolo di forza e protezione

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Generali è uno dei maggiori gruppi assicurativi e di asset management integrati al mondo. Nato nel 1831, è presente in oltre 50 Paesi con una raccolta premi complessiva a € 95,2 miliardi e oltre € 800 miliardi di asset in gestione nel 2024. Con circa 87 mila dipendenti nel mondo e 71 milioni di clienti, il Gruppo vanta una posizione di leadership in Europa e una presenza sempre più significativa in Asia e America Latina. Al centro della strategia di Generali c’è l’impegno a essere Partner di Vita dei clienti, attraverso soluzioni innovative e personalizzate, un’eccellente customer experience e una capacità distributiva globale e digitalizzata. Il Gruppo ha pienamente integrato la sostenibilità in tutte le scelte strategiche, con l’obiettivo di creare valore per tutti gli stakeholder e di costruire una società più equa e resiliente.