Dialogo sociale

Dialogo sociale e relazioni sindacali

In linea e in ottemperanza a quanto previsto dalle legislazioni, prassi e culture locali, riconosciamo i diritti di libertà sindacale, di associazione, di costituzione delle rappresentanze dei lavoratori. Inoltre, sempre nel rispetto delle normative e prassi in vigore localmente, riconosciamo l’esercizio delle relative funzioni di rappresentanza, tra le quali il diritto alla contrattazione collettiva.

Nel caso di rilevanti cambiamenti organizzativi è previsto che alle rappresentanze dei lavoratori sia fornita un’adeguata informativa, nel rispetto dei termini previsti dalle normative e prassi locali, almeno 30 giorni prima (25 giorni prima nell’ipotesi di trasferimento d’azienda) nella maggior parte dei Paesi. 

A livello di Gruppo, nel mondo, il 68% dei dipendenti è coperto da accordi di contrattazione collettiva (l'87% nello Spazio economico europeo). Il 95% dei dipendenti del Gruppo nel perimetro dello SEE è coperto da rappresentanti dei lavoratori.

Dialogo sociale e relazioni sindacali

Dialogo sociale con il Comitato Aziendale Europeo

Il dialogo sociale di Gruppo si ispira ad un approccio costruttivo e cooperativo nel pieno rispetto dei diversi ruoli e obiettivi. La Carta Sociale Europea del Gruppo Generali, in linea con le legislazioni, le culture e le pratiche nazionali, promuove il dialogo sociale favorendo il confronto con i rappresentanti dei lavoratori, promuovendo la crescita personale e professionale e l’affermazione delle pari opportunità per i lavoratori. Coerentemente con il quadro giuridico europeo, a partire dal 1997 abbiamo costruito e sviluppato con i rappresentanti dei lavoratori un forum per il dialogo sociale europeo in applicazione della direttiva europea riguardante l’istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l’informazione e la consultazione dei lavoratori, denominato Comitato Aziendale Europeo (CAE) di Generali.Si tratta dell’unico organismo europeo di rappresentanza dei lavoratori del Gruppo con cui ci confrontiamo. Oggetto dell’attività del CAE è il dialogo con l’azienda su progetti e iniziative transnazionali di interesse per i lavoratori. Il dialogo sociale nel CAE di Generali è regolato da uno specifico accordo aziendale che disciplina anche la composizione, le funzioni e gli incontri del comitato stesso.

Il CAE, attraverso i suoi 43 rappresentanti nel perimetro di 20 paesi nello Spazio Economico Europeo, copre il 74% dei dipendenti del Gruppo. Il forum del CAE si riunisce circa 10 volte all’anno che corrispondono a più di 20 giorni su base annua. Il CAE si riunisce anche internamente istituendo gruppi di lavoro volti a sviluppare questioni che hanno un impatto sul modo di lavorare e sui posti di lavoro.

Dialogo sociale con il Comitato Aziendale Europeo

Con riferimento all'ambito CAE e in conformità all'Accordo CAE in vigore, in caso di progetti / iniziative transnazionali di rilevante interesse per i lavoratori (es. Riorganizzazione con licenziamenti, ristrutturazione con esuberi - riduzione dell'organico), viene tempestivamente attivato un processo di informazione e consultazione con rappresentati CAE - in coordinamento con i paesi coinvolti, se necessario - al fine di minimizzare contemporaneamente l'impatto sui posti di lavoro e sul livello di occupazione in linea con la Carta Sociale Europea di Gruppo e il rispettivo quadro giuridico dei paesi coinvolti dal progetto / iniziativa transnazionale. Offrire tempestivamente informazioni esaurienti (inclusa la trasmissione dei dati) al CAE è il primo passo. Può seguire una consultazione che include un eventuale parere del CAE a cui la Società può dare risposta.

Dal 2017, e sempre nel clima costruttivo caratterizzante le relazioni con il CAE, si è giunti alla sottoscrizione di alcune dichiarazioni congiunte su temi di rilevante importanza quali :

  • il Telelavoro (2017),
  • la Diversità e l’Inclusione (2019)
  • la Crisi Emergenziale, definita recentemente per fare fronte alle sfide della pandemia Covid-19 (2021)
  • il Nuovo modo sostenibile di lavorare in uno scenario Next Normal (2023)
  • Diversità, Equità e Inclusione (2023).