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Dall'automazione all'autonomia

Intelligenza artificiale applicata alla sicurezza stradale

Sotto l’acronimo ADAS (advanced drive assistance systems) si fanno rientrare tutti quei sistemi che rappresentano, ad oggi, il percorso di evoluzione di una guida sempre più sicura verso il traguardo della guida autonoma.

Si tratta del connubio vincente di tecnologie differenti che, nel raccogliere dati in forme sensoriali specifiche (pattinamento delle ruote, rilevazione ottica di ostacoli, segnale satellitare, etc.), li elaborano e provvedono ad una correzione meccanica diretta piuttosto che alla segnalazione di una manovra ottimale per il tipo di situazione rilevata.

 

Senza pretendere di farne un elenco esaustivo è comunque possibile individuare la genesi di questa trasformazione epocale nell’inarrestabile progresso ed ormai quasi prevalenza dell’elettronica di bordo sulla componente meccanica. Erano gli anni ’90 quando si affermarono i sistemi di navigazione satellitare grazie allo sdoganamento della tecnologia Gps per uso commerciale con la concessione dell’accuratezza del segnale prima negato per questioni di sicurezza militare. Nessuno oggi saprebbe quasi più muoversi leggendo le vecchie mappe cartacee.

Poi sono arrivati i sensori di parcheggio, integrati spesso dalla presenza di una mini camera per la visione posteriore e quindi i rilevatori dello sgonfiamento della pressione dei pneumatici.

 

Oggi il nuovo fronte della tecnologia di assistenza alla guida fa leva ancor più sul fattore sicurezza grazie ai sistemi di frenata di emergenza, di rilevazione di mantenimento della corsia, di illuminazione adattiva e visione notturna. E ancora di lettura automatica della segnaletica piuttosto che controllo assistito della velocità, per finire con il rilevamento di stanchezza, alla visione degli angoli ciechi e senza dimenticare il parcheggio automatico che, oltre a rappresentare una facilitazione molto apprezzata da molti, diventa esso stesso una manovra di sicurezza garantendo allineamenti geometrici all’interno degli spazi consentiti.

Generali ha di recente avviato una partnership con la start-up francese Ellcie Healthy per sviluppare occhiali smart per la sicurezza delle persone che, attraverso l’acquisizione di dati personali, permettono di prevenire rischi e migliorare il comportamento degli utenti.

 

E’ vero che quasi in tutti i casi il computer non si sostituisce al guidatore, ma lo allerta tempestivamente con segnali acustici o suggerimenti verbali e contribuisce in qualsiasi caso a richiamarne un comportamento responsabile. Il nuovo fronte di questa intelligenza artificiale, che viene definita soft, diventa quindi la capacità di apprendimento autonomo per l’elaborazione di azioni correttive sempre più precise e sempre più tempestive, ma in prospettiva sempre più autonome e svincolate dall’intervento dell’uomo. Lo sviluppo degli ADAS significa incremento della sicurezza attiva in un mondo dei trasporti sempre più trafficato e riduzione di danni permanenti causati troppo spesso da comportamenti avventati o da spericolatezza.

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Intelligenza artificiale applicata alla sicurezza stradale