Le parti sociali di Generali hanno concordato una dichiarazione congiunta per affrontare la crisi causata dalla pandemia
La dichiarazione si concentra in particolar modo sulla salute e sulla sicurezza dei dipendenti sottolineando l’esigenza di incentivare l’inclusione e l’equilibrio tra lavoro e vita privata; mira inoltre a condividere dei principi sul lavoro da remoto.
La Direzione del Gruppo Generali e il Comitato Aziendale Europeo Generali, organo che rappresenta quasi 58.000 dipendenti all'interno del perimetro UE del Gruppo, hanno definito una Dichiarazione Congiunta per far fronte all’emergenza causata dalla persistente pandemia da Covid-19.
La Dichiarazione fornisce una serie di principi comuni che possano ispirare le parti locali nel guidare le azioni da svolgere a tutela dei dipendenti e per affrontare le conseguenze di una crisi come quella causata dal Covid-19.
Il testo si concentra in particolar modo sulla salute, sulla sicurezza e sul benessere dei dipendenti così come sulla necessità di creare delle opportunità di formazione finalizzata al miglioramento delle competenze digitali e manageriali. Inoltre, facendo riferimento alla Dichiarazione Congiunta in tema di Diversity & Inclusion del 2019 così come alla Carta Sociale Europea di Gruppo, la Dichiarazione sottolinea l’importanza dell’inclusione e dell’equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata.
Infine, il testo mira a indirizzare una serie di principi sul lavoro da remoto a beneficio della discussione delle parti sociali locali la cui gestione, tra le altre cose, implica:
- il diritto di disconnettersi;
- il rispetto delle ore non-lavorative e del periodo di riposo;
- la possibilità per i paesi di operatività del Gruppo di concordare misure di welfare specifiche, in linea con la prassi e le norme locali, al fine di supportare il benessere dei dipendenti.