Generali e The Human Safety Net dalla parte dei rifugiati
Attraverso ‘For Refugee Start-Ups’, uno dei programmi della Fondazione The Human Safety Net, Generali porta avanti numerose iniziative a sostegno dei rifugiati. Dalle attività di inclusione nei Paesi di accoglienza, al supporto alle famiglie rifugiate dall’Ucraina e dall’ulteriore esodo dall’Afghanistan, ecco come vengono attivati i progetti per offrire supporto a lungo termine favorendo l’inclusione attraverso il lavoro
La guerra in Ucraina e le altre emergenze umanitarie già in atto hanno portato il numero delle persone in fuga nel mondo a superare la drammatica soglia dei 100 milioni. Secondo l'ultimo rapporto 'Global Trends' pubblicato dall'UNHCR, l’Agenzia ONU per i rifugiati, alla fine del 2021 erano quasi 90 milioni le persone nel mondo in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e violazioni di diritti umani, tuttavia la cifra supera i 100 milioni se si considera l'emergenza scaturita dal conflitto in Ucraina. L'anno scorso, denuncia il rapporto, 23 Paesi sono stati teatro di guerre di intensità media o alta, coinvolgendo 850 milioni di persone. Contemporaneamente, carenze alimentari, inflazione ed emergenza climatica stanno aggravando la già difficile condizione delle persone, riducendo le capacità di risposta umanitaria proprio in una fase in cui le prospettive di raccogliere fondi, in numerose situazioni, appaiono cupe.
Il programma ‘For Refugee Start-Ups’ a sostegno del talento e della resilienza degli imprenditori rifugiati
Per questo è attivo il programma ‘For Refugee Start-Ups’ di The Human Safety Net, la fondazione creata da Generali che associa progetti per favorire l’inclusione dei rifugiati attraverso il lavoro a iniziative dedicate alle famiglie con bambini tra 0-6 anni. La sua missione? Liberare il potenziale delle persone vulnerabili affinché possano migliorare le proprie condizioni di vita e quelle delle loro famiglie e comunità.
Dal suo lancio, avvenuto nel 2017, ‘For Refugee Start-Ups’ ha sostenuto più di 1.900 rifugiati creando 296 start-up e 371 posti di lavoro. Il programma offre infatti gli strumenti per diventare imprenditori di successo o formazione professionale per favorire l’inclusione nel mercato del lavoro dei Paesi di accoglienza, valorizzando il talento, la resilienza e il contributo positivo di queste persone per la società grazie al loro coinvolgimento diretto attraverso il lavoro.
La storia di Mohamad è un esempio perfetto: fuggito dalla Siria e costretto ad abbandonare la boutique di moda che aveva aperto nella sua città natale, Damasco, Mohamad ha superato gli esami presso la Scuola magistrale di moda a Monaco di Baviera e aderito a un programma gestito da Social Impact, partner di The Human Safety Net, che lo ha aiutato a creare la sua nuova attività, ‘eliev’. Tuttavia, appena un anno dopo il lancio, la pandemia ha colpito duramente artigiani e piccole botteghe. Memore del supporto ricevuto, Mohamad ha avviato a sua volta una campagna di raccolta fondi a sostegno degli artisti siriani nei campi profughi in Giordania, dove molti sono intrappolati e incapaci di sostenersi. Come riconoscimento di questo lavoro, nel settembre 2021 Mohamad è stato premiato da The Human Safety Net con il Premio NewComer nella prima edizione dei Sustainable Impact Awards. “La moda è il mio ossigeno, non riesco a immaginare la mia vita senza di essa. Il mio desiderio per il futuro è di esaudire i miei sogni, non solo per ‘eliev’ ma anche per lavorare con le ONG nei campi, impiegando altri rifugiati in un lavoro equo in tutto il mondo”, ha affermato.
Generali e The Human Safety Net per l’Ucraina
Quella in Ucraina è attualmente una delle principali emergenze che mettono a rischio la vita e la sicurezza di milioni di persone. Fin dall’inizio della guerra, Generali, la Fondazione The Human Safety Net e i dipendenti della Compagnia si sono impegnati in uno sforzo comune per sostenere coloro che stanno soffrendo a causa del conflitto rispondendo a un duplice ordine di bisogni: risposta di emergenza e supporto a lungo termine. Oltre alla donazione di 3 milioni di euro da parte di Generali per supportare i programmi a favore delle persone in fuga, inclusa una donazione all’UNHCR, attraverso The Human Safety Net è stata attivata una campagna di raccolta fondi da parte dei dipendenti ed agenti del Gruppo; alle donazioni la Compagnia ha corrisposto una somma di pari importo e in poche settimane è stato raccolto più di un milione di euro. I fondi sono devoluti all’UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, per l’attivazione dei “Blue Dots”, spazi di sostegno e protezione per bambini, donne, famiglie e altre persone con esigenze specifiche. Grazie alle loro donazioni, The Human Safety Net, Generali e i dipendenti del Gruppo hanno partecipato all’attivazione di 14 Blue Dots in Polonia, Romania, Slovacchia e Italia che permettono di assistere più di 11.500 mamme e bambini ogni giorno.
Tra le iniziative di solidarietà anche:
- l’offerta di alloggi per i rifugiati all’interno delle proprietà immobiliari del Gruppo in Germania, Francia, Repubblica Ceca, Polonia, Italia e Austria;
- iniziative che vedono coinvolti anche i clienti della Compagnia: in Francia, Svizzera e Germania, ad esempio, ai clienti che hanno accolto nelle proprie case le famiglie in fuga Generali ha offerto l'estensione della copertura Multi-Risk Household & Personal Liability per i rifugiati ospitati;
- sono state attivate gratuitamente anche assicurazioni auto temporanee, ad esempio in Repubblica Ceca, o coperture per i lavoratori che assistono i rifugiati, come in Polonia.
le storie dei rifugiati afghani
Un'altra emergenza che la guerra in Ucraina non può far passare in secondo piano è sicuramente quella in Afghanistan, dove l'evacuazione di decine di migliaia di cittadini nell'agosto 2021 ha richiesto iniziative di salvataggio, accoglienza e asilo da parte di vari Paesi. Come evidenziato nel suo Activity Report 2021, The Human Safety Net ha deciso di sostenere i programmi per l'occupabilità e l'imprenditorialità dei rifugiati, fondamentali per la promozione di un'inclusione sostenibile.
I partner di The Human Safety Net sono così entrati in azione, non solo attivando le proprie reti locali per sostenere le persone in fuga nei Paesi di accoglienza, ma anche coordinandosi con autorità e attivisti per contribuire agli sforzi di evacuazione. “Tutti sono rimasti sorpresi dall'arrivo dei talebani e molte persone erano in pericolo. Tra i miei amici e la mia famiglia ci sono molti attivisti e giornalisti. Non c'era altra scelta che tirarli fuori di lì. Sono orgoglioso di sapere che alcune delle persone evacuate da Kabul stanno progettando di creare le loro start-up", ha affermato Abbas, che ha partecipato al programma ‘For Refugee Start-Ups’ tramite i progetti di SINGA a Parigi. "SINGA mi ha aiutato ad avviare la mia attività, Pizza Bobo, ma mi ha anche aiutato a costruire una rete, stringere relazioni forti e migliorare la mia conoscenza della lingua francese”, ha aggiunto.
“È successo tutto molto rapidamente, vidi il mondo crollare così in fretta”, gli ha fatto eco Shakiba. “Quando sono stata chiamata ho subito detto sì, senza fare domande, perché si trattava di salvare vite. Dopo le evacuazioni, verso la fine del 2021, ho fatto domanda per far parte del programma SINGA con un nuovo progetto: voglio creare un luogo che tenga in vita l'Afghanistan a Parigi. Ora sono pieno di speranza per tutto ciò che la mia nuova attività può costruire per i nuovi arrivati dall'Afghanistan”.
Una strategia globale per aumentare l'impatto sociale di The Human Safety Net
Tutto questo è reso possibile anche dalla strategia ‘Scale Up Impact’, volta ad amplificare i progetti a maggiore impatto sociale di The Human Safety Net grazie a supporto sia finanziario che non. Il primo ciclo triennale di ‘Scale Up Impact’ è stato lanciato nel 2020. In questo periodo, The Human Safety Net sta investendo 7 milioni di euro per fornire alle sue ONG partner un'ulteriore fonte di finanziamento che consenta di implementare i loro programmi su scala nazionale. Al centro dell’iniziativa è la collaborazione "a rete aperta" con altre organizzazioni, così da aumentare la capacità complessiva di sostenere famiglie e rifugiati vulnerabili in tutto il mondo.
Maggiori informazioni sulle iniziative realizzate attraverso The Human Safety Net sono disponibili sul sito della Fondazione.