La pandemia di Covid-19 sta rappresentando una grande sfida per tutti i paesi del mondo e ha messo a dura prova i sistemi sanitari e organizzativi anche delle economie più sviluppate, sia in Occidente che in Asia. Pur mantenendo alcuni degli standard indicati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), le misure di contenimento della pandemia variano radicalmente da paese a paese, al pari delle iniziative di prevenzione per evitare o mitigare gli effetti di nuove ondate pandemiche. Tra gli Stati che meglio hanno risposto alla pandemia di Coronavirus figurano Vietnam, Taiwan, Islanda, Nuova Zelanda e Singapore, che hanno avviato piani di emergenza in modo rapido e azioni di contenimento e tracciamento dei contagi efficaci, anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.
Il Vietnam ha registrato un basso numero di vittime e di contagi, che solo a fine novembre hanno superato quota mille. Il primo caso di Coronavirus in Vietnam è stato registrato nel paese il 23 gennaio 2020, praticamente in contemporanea con l’esplosione della pandemia nell’adiacente Cina. Basandosi anche su precedenti esperienze epidemiologiche, come l’epidemia di Sars (Severe Acute Respiratory Syndrome) nel 2003, il Vietnam ha immediatamente avviato un dettagliato piano di emergenza contro il Coronavirus, mesi prima che altri paesi avessero persino preso in considerazione l'adozione di precauzioni. Il Paese ha introdotto restrizioni ai viaggi, avviato stringenti monitoraggi dei contagi e infine chiuso le frontiere con la Cina, aumentando i controlli. Inoltre, è stata immediatamente avviata una vasta e laboriosa operazione di ricerca dei contatti tra le persone contagiate. Secondo gli esperti, a differenza di altri paesi che ora stanno affrontando una seconda ondata con un aumento dei casi su vasta scala, il Vietnam ha individuato una piccola finestra per agire e lo ha fatto in modo tempestivo. Ad oggi il Vietnam non ha più casi di Covid-19 interni, impone la quarantena per gli arrivi dall’estero - ridotta da 14 a sette giorni – e mantiene accordi per i collegamenti arei con Cina, Giappone e Corea del Sud. Durante il periodo della pandemia di Coronavirus in Vietnam, complici gli efficaci controlli, Hanoi non ha interrotto i collegamenti per alcune categorie di persone, in particolare personale diplomatico, governativo o particolari tipologie di lavoratori. In una valutazione di novembre, l’OMS ha sottolineato l’efficacia della risposta del Vietnam.
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