La strada della ripresa
Secondo le stime del FMI il Brasile registrerà una crescita pari al 2,5% nel 2019
Dopo avere attraversato nel biennio 2015-2016 una delle peggiori recessioni della sua storia, l'economia brasiliana ha imboccato nel 2017 la strada della ripresa. Secondo le stime del Fondo monetario internazionale la più grande economia dell'America latina registrerà una crescita pari al 2,5 per cento nel 2019, la più alta dal 2013.
A favorire gli investimenti e i flussi di capitale potrebbe essere soprattutto l'ambizioso piano di riforme annunciato dalla presidenza di Jair Bolsonaro. L'approccio del nuovo capo dello stato si basa infatti sulla combinazione tra riduzione delle tasse in funzione di rilancio degli investimenti privati, taglio della spesa pubblica e introduzione di un vasto programma di privatizzazioni e deregolamentazioni, come dimostra la creazione di un dipartimento ad hoc per accelerare il programma di vendita di asset di proprietà pubblica.
Tra le riforme più attese c'è quella della previdenza sociale, che il presidente entrante si è impegnato a portare avanti. Tra i punti cruciali contenuti nel progetto di riforma c'è l'aumento dell'età pensionabile, che va di pari passo con l'aumento dell'aspettativa di vita dei brasiliani e con una riduzione del tasso di natalità, che si assesta all'1,73 per cento nel 2016 rispetto al 2,36 per cento registrato nel 2000. Parallelamente alla riduzione delle nascite è aumentato il numero dei brasiliani che hanno lasciato le zone rurali per trasferirsi in città. Il numero delle persone che vivono nelle campagne è passato dal 18,8 per cento della popolazione nel 2000 al 14,07 per cento del 2016.
Della ricetta per attrarre maggiori investimenti nel paese fa parte anche la prossima presentazione al parlamento di un progetto di legge anticorruzione e la strategia annunciata per contrastare la criminalità organizzata, con particolare attenzione alla corruzione e al riciclaggio di denaro.