Caro Otto, che palazzo abbiamo edificato!
Ipotetico scambio epistolare tra Eugenio Geiringer e l’architetto Otto Thienemann che insieme hanno costruito la sede di Generali a Vienna
- Trieste, autunno 1879
Gentile Architetto Thienemann
Ho appreso oggi la notizia che lavoreremo insieme al nuovo palazzo viennese.
So che insieme costruiremo il palazzo del futuro.
Ne gioisco.
Eugenio Geiringer
- Vienna, novembre 1879
Illustrissimo Ing. Geiringer
È per me un onore poter lavorare con lei, che tanto sta facendo per la compagnia e con grande mano innovatrice sta trasformando il volto delle città. Sono sicuro che Vienna sarà la prossima
Cordialità
Otto Thienemann
- Trieste, primavera 1880
Gentile Otto
Mi permetto un briciolo di confidenza epistolare in virtù della nostra ormai assidua frequentazione sul cantiere di Bauernmarkt 2.
Ormai fare avanti e indietro da Trieste a Vienna è diventata per me una abitudine, una bella abitudine perché mi permette di confrontare queste due città che entrambe amo profondamente, e studiarne vizi e virtù, pregi e difetti.
Le città sono il cuore pulsante dell’economia dei Paesi ma anche e soprattutto della società che le vive. È per me un privilegio poter partecipare al miglioramento delle città attraverso la riqualificazione del loro tessuto urbano e architettonico.
Non sarà un lavoro facile, il tempo è poco e le ambizioni della compagnia sono sempre elevate, ma sono sicuro che avremo successo.
In fede
Eugenio Geiringer
- Vienna, agosto 1880
Gentile Ing. Geiringer
I lavori procedono spediti e sono sicuro che per la primavera prossima al massimo l’edificio sarà completato.
Le scrivo per raccontarle di una scoperta che ho effettuato oggi stesso. Un professore di storia dell’urbanistica che avevo consultato per avere informazioni in merito all’origine di questo quartiere della città, famoso per via del magnifico carillon dell’Ankeruhr e per l’antico mercato del contadino da cui la via prende il nome, mi ha raccontato con mia grande sorpresa che il terreno su cui stiamo edificando questo avveniristico palazzo è stato il teatro di un grande intrigo di corte del secolo scorso che pare aver coinvolto niente meno che il marito dell’imperatrice Maria Teresa!
Sono forse ingenuo di animo ma notizie come queste mi lasciano stupefatto e spero non siano foriere di cattive nuove per il nostro palazzo.
A presto
In fede
Otto Thienemann
- Trieste, settembre 1880
Caro Otto
Ho letto con stupore e una punta di allegria la storia raccontata nella tua ultima lettera.
Siamo uomini di scienza e di tecnica e non ci faremo certo irretire da storia come queste.
Vengo or ora da un consiglio di amministrazione in cui ho mostrato le fasi finali del progetto viennese e tutti i presenti erano stupefattidalla bellezza e dall’innovazione presenti in un unico edificio. Faremo spazio alla modernità!
Sto preparando le valigie, domani parto per Vienna.
Eugenio
- Vienna, 20 febbraio 1881
Caro Eugenio
Domani è il gran giorno. Gli uffici della compagnia sono ormai completati, col supporto delle nuove tecniche abbiamo allestito uno spazio di lavoro avveniristico che guarda dritto al futuro.
Tutte le maestranze che ci hanno lavorato erano stupefatte e quasi frastornate dalla modernità dei materiali e della capacità tecnica che siamo stati in grado di raggiungere.
Sono sicuro che l’edificio di Bauernmarkt 2 diventerà la punta di diamante del patrimonio immobiliare Generali.
Con affetto e stima
Otto
- Trieste, primavera 1881
Caro Otto,
che palazzo abbiamo edificato!
La città tutta, i cittadini e la compagnia gioveranno dei benefici a lungo.
Costruire palazzi come questo rappresenta una forma di responsabilità sociale di cui è bello far parte.
Grazie ancora per la tua preziosa collaborazione.
Grandi progetti richiedono grandi visioni.
Con immensa stima
Eugenio Geiringer
LA STORIA
Generali, su impulso di Marco Besso, si adoperò fin dalla fine dell’Ottocento per acquisire sedi nelle maggiori città europee ed extraeuropee. Non solo luoghi di lavoro e di rappresentanza ma anche edilizia residenziale: un patrimonio che variò nel tempo confermandosi sempre a livelli di eccellenza per dimensioni e qualità.
Investimenti che contribuirono all’ammodernamento, allo sviluppo, alla riqualificazione o semplicemente all’abbellimento di diverse aree urbane, adottando le soluzioni tecnologiche più avanzate del tempo.
Una visione che continua ancora oggi all’insegna della sostenibilità e che trova i suoi simboli nei nuovi spazi di CityLife a Milano e nel restauro delle Procuratie Vecchie a Venezia.