Generali dona 1,8 milioni di euro al fondo promosso dall’ UNESPA per assicurare gli operatori sanitari contro il COVID-19
L’assicurazione coprirà tutti i medici, le infermiere, gli assistenti infermieristici, i guardiani e il personale delle ambulanze che combattono contro il COVID-19
Generali contribuisce con 1,8 milioni di euro all’ iniziativa promossa da UNESPA (l’ associazione d’ imprese spagnola per le compagnie assicurative) per creare un fondo di 37 milioni di euro che sarà utilizzato per una polizza assicurativa collettiva dedicata al personale sanitario nazionale impegnato nella lotta contro il COVID-19.
Più di cento compagnie assicurative hanno partecipato alla creazione di questa polizza che coprirà oltre 700.000 professionisti del settore, tra cui medici, infermieri, assistenti infermieristici, guardiani e personale delle ambulanze, che sono impegnati nella lotta contro il COVID-19 per proteggere la società spagnola.
L’assicurazione è dedicata al personale che lavora sia nel settore sanitario pubblico e privato, che a quello che nelle case di cura.
Questa è la più grande assicurazione collettiva nella storia della Spagna ed è un segno dell’ impegno e della solidarietà del settore assicurativo nei confronti della società, in particolar modo dei professionisti più esposti per la protezione della salute in questo periodo complesso.
Santiago Villa, CEO di Generali Spagna, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di far parte di questa iniziativa. La collaborazione tra entità sia pubbliche che private è essenziale per affrontare questa crisi. Il nostro impegno verso gli operatori sanitari che combattono contro il COVID-19 è assoluto. Sono i nostri veri eroi e saremo sempre in debito con loro”.
L’assicurazione garantisce un capitale di 100 euro al giorno per ricovero causato da COVID-19, fino a un massimo di 14 giorni, se il ricovero supera i 3 giorni. Ha anche un capitale assicurato di 30.000 euro che sarà versato agli eredi in caso di decesso del personale sanitario assicurato.
L’assicurazione è valida per 6 mesi, a partire dal 14 marzo, data in cui è stato dichiarata lo stato di allerta. Qualora l’ erogazione non raggiungesse l’ intero capitale del fondo, le risorse rimanenti verrebbero utilizzate per sostenere le persone colpite da COVID-19.