Generali e The Human Safety Net dalla parte dei rifugiati
Secondo l’UNHCR, nel 2022 sono più di 100 milioni le persone in fuga da conflitti, persecuzioni e disastri ambientali. In occasione del ‘World Refugee Day’, Generali e The Human Safety riaffermano l’impegno a sostenere l'integrazione dei rifugiati attraverso il lavoro e l'imprenditorialità
Alla fine del 2022 sono 108,4 milioni le persone nel mondo costrette a fuggire a causa di conflitti, violenze e disastri naturali. È quanto emerge dal rapporto Global Trends 2022, pubblicato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), che evidenzia un aumento di 19 milioni di persone rispetto alla fine del 2021, il più grande aumento mai registrato su base annuale.
Il conflitto in Ucraina e l’aumento dei disastri ambientali
A causare il drastico incremento è stata soprattutto la guerra su vasta scala in Ucraina, oltre agli altri conflitti nel resto del mondo e agli sconvolgimenti causati dal clima. Una tendenza destinata a crescere, come sottolinea il rapporto, poiché lo scoppio del conflitto in Sudan nell’aprile di quest’anno ha innescato nuovi deflussi e spinto il totale globale a circa 110 milioni al maggio scorso.
Ucraina: il numero di rifugiati aumentato da 27.300 mila a 5,7 milioni in un anno
Del totale di sfollati a livello globale nel 2022, 35,3 milioni erano rifugiati che hanno attraversato un confine internazionale per trovare migliori condizioni di sicurezza, mentre una quota maggiore – il 58 per cento, che rappresenta 62,5 milioni di persone – è stata sfollata nei propri Paesi d'origine.
La guerra in Ucraina è stata la principale causa di sfollamento nel 2022: il numero di rifugiati dal Paese è salito da 27.300 alla fine del 2021 a 5,7 milioni alla fine del 2022, rappresentando il più rapido deflusso di rifugiati dalla seconda guerra mondiale.
I disastri ambientali hanno provocato 32,6 milioni di nuovi sfollati interni nel 2022, la cifra più alta in un decennio
A spiccare, nel rapporto, è soprattutto il dato legato ai cosiddetti “sfollati ambientali”, ovvero coloro che sono costretti a fuggire dal proprio Paese a causa del cambiamento climatico e delle sue conseguenze, tra cui disastri ambientali, desertificazione e carestie. I disastri, secondo l’UNHCR, hanno provocato 32,6 milioni di nuovi sfollamenti interni nel 2022 - la cifra più alta in un decennio e il 41 per cento in più rispetto alla media annuale dell'ultimo decennio.
Giornata Mondiale del Rifugiato
Ogni anno, il 20 giugno, la Giornata mondiale del rifugiato (World Refugee Day) celebra la forza e il coraggio delle persone costrette a fuggire dal proprio paese a causa di conflitti e persecuzioni. Voluta dalle Nazioni Unite per focalizzare l’attenzione mondiale sulla condizione dei rifugiati, si è tenuta per la prima volta a livello mondiale il 20 giugno 2001, per commemorare il 50° anniversario della Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati.
Generali e The Human Safety Net dalla parte dei rifugiati
Attraverso la Fondazione The Human Safety Net, Generali porta avanti numerose iniziative a sostegno dei rifugiati. Dalle attività di inclusione nei Paesi di accoglienza al supporto alle famiglie rifugiate dall’Ucraina, vengono attivati progetti per offrire supporto a lungo termine favorendo l’inclusione attraverso il lavoro.
L’impegno di Generali per la formazione di oltre 5.000 rifugiati
In occasione del TENT European Business Summit, che si è svolto a Parigi il 19 giugno, Generali si è impegnata a fornire attraverso The Human Safety Net opportunità di formazione a più di 5.000 rifugiati - comprese le donne ucraine rifugiate - nei prossimi tre anni con l'obiettivo di fornire ai partecipanti opportunità concrete di inserimento lavorativo. Inoltre, Generali e The Human Safety Net continueranno a promuovere l'integrazione dei rifugiati attraverso il lavoro e l'imprenditorialità, sostenendoli nell'avvio delle loro attività. Dal 2019, l'iniziativa ha già visto la creazione di 400 imprese e 500 posti di lavoro.
Progetto “Welcome”, Generali premiata da UNHCR per l’integrazione dei rifugiati
In Italia, il Gruppo è stato riconosciuto da UNHCR nell’ambito del progetto “Welcome. Working for refugee integration”, per l’impegno volto a favorire i processi d’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale. Ne è un esempio la storia di Ilona, proveniente dalla regione di Lugansk, in Ucraina, che oggi lavora nel dipartimento Real Estate Business Intelligence & Analytics di Generali Real Estate
Germania: al via la collaborazione con JOBLINGE per la formazione
L’obiettivo della nuova collaborazione tra The Human Safety Net e JOBLINGE è quello di offrire ai rifugiati in Germania un migliore accesso alla formazione e al mondo del lavoro.
A tal fine, The Human Safety Net ha inoltre preso parte a un fondo, aperto anche ad altri partner di finanziamento, per formare 400 rifugiati nei prossimi due anni. Il finanziamento è basato sui risultati, ovvero avviene quando una delle sedi di JOBLINGE dislocate nel Paese dimostra che un rifugiato è stato effettivamente inserito in un apprendistato. Attualmente il tasso di inserimento dei rifugiati di JOBLINGE è del 72%.
Francia: mentoring per le donne rifugiate e formazione come data analyst
In Francia, The Human Safety Net ha annunciato il lancio di un programma di mentoring rivolto alle donne rifugiate, che spesso sono le più lontane dal mondo del lavoro, cui potranno prendere parte anche i volontari di Generali supportandole nell’apprendimento della lingua e nella scrittura del curriculum.
Dal 2021, nell'ambito di un programma lanciato dalla ONG partner Each One assieme a OpenClassroom, Generali France ha assunto finora 10 studenti con lo status di rifugiato per offrire loro una formazione legata alla professione di data analyst, con ottimi risultati in termini di integrazione in azienda.
Dal 2017, il programma per i rifugiati in Francia sostiene le persone beneficiarie di protezione internazionale che vogliono diventare imprenditori negli incubatori a Parigi, Montreuil, Saint-Denis e Strasburgo con il supporto delle ONG partner SINGA e La Ruche, e gestisce attività di formazione con l’organizzazione partner Each One.
Svizzera: facilitare l’inserimento lavorativo con il progetto Access
Nonostante le qualifiche, molte persone con un passato da rifugiato o da migrante hanno difficoltà a trovare lavoro in Svizzera. Accanto al progetto dedicato alle start-up create e gestite da persone rifugiate, attivo dal 2019, si aggiunge ora anche il progetto Access, focalizzato sull’occupabilità, che ha l’obiettivo di sostenere rifugiati e migranti altamente qualificati nella loro integrazione professionale, sociale ed economica in Svizzera.
Scopri altre storie di rifugiati qui