Fintech, da nicchia a opportunità globale
Intelligenza artificiale, pagamenti, consumi le nuove frontiere del fintech
Apprendimento automatico, intelligenza artificiale, analisi comportamentale predittiva e marketing basato sui dati stanno sempre di più caratterizzando la fornitura di servizi finanziari agli utenti, tanto da ottenere la definizione dedicata nota come “Fintech”, che unisce i termini “Finanza e Tecnologia”. Limitata in origine alla tecnologia informatica applicata al backoffice di istituti di credito o società commerciali, ora descrive una vasta gamma di servizi a livello di singoli consumatori e aziende dai trasferimenti di denaro, depositi di assegni tramite smartphone, concessione di crediti senza recarsi in banca, raccolta fondi o gestioni di investimenti. In base all'indice Fintech Adoption 2019 di EY, l’adozione dei servizi Fintech è cresciuta costantemente dal 16% nel 2015 al 64% nel 2019.
Anche la consapevolezza “Fintech” tra i non utenti è aumentata e in tutto il mondo, secondo il rapporto di EY, il 96% dei consumatori conosce almeno un servizio di tecnologia finanziaria per trasferire denaro o effettuare pagamenti.
La rapida diffusione di servizi “Fintech” ha dato il via ad una vera e propria corsa per sfruttare le potenzialità di questo settore, soprattutto nei paesi emergenti, dove ormai l’accesso a internet e smartphone è sempre più diffuso e in alcuni casi vi è una maggiore ricettività all’innovazione. Se nei mercati più sviluppati gran parte dei cittadini possiede uno smartphone e ha accesso ad un conto bancario, nei paesi dell’Asia o del continente africano, che vantano anche i maggiori tassi di crescita della popolazione, il possesso di cellulari di nuova generazione non va di pari passo con l’accesso alle banche. Diverse aziende hanno cercato di sfruttare questi nuovi potenziali mercati da Alipay, di Ant Financial Services Group, WeChat Pay in Cina, Paytm in India e M-Pesa di Safaricom in Kenya. L’accesso a nuovi mercati e la ormai capillare diffusione dei social network hanno spinto anche le grandi aziende dell’IT a convogliare investimenti nel settore, tra cui il colosso Facebook che nel 2020 potrebbe lanciare una propria valuta digitale “Libra” che però sta trovando forti resistenze da parte del governi timorosi per il contraccolpo sulla propria autorità monetaria.
Tuttavia la valuta digitale rappresenta, secondo diversi esperti, un argomento che dovrà essere trattato soprattutto a livello di governi e banche centrali che potrebbero trovarsi a creare loro stesse una valuta digitale abbandonando gli standard tradizionali. Lo spaccato attuale vede il Fintech un settore in rapida crescita grazie soprattutto alla maggiore consapevolezza degli utenti e ad una panorama aziendale dinamico e diversificato che ormai circumnaviga il globo. Il Nord America, con Stati Uniti e Canada, si conferma ancora l’area geografica con il capitale di rischio più elevato e ospita molte delle realtà Fintech a più alto valore. Un esempio è il valore della startup Stripe, che con 35 miliardi di dollari supera quella di oltre la metà dei membri dell'S & P 500. A Stripe si aggiungono altre realtà più piccole ma con grande potenziale come la piattaforma di criptovaluta Coinbase, l'app di trading gratuita Robinhood Financial, la banca digitale Social Finance e la piattaforma Credit Karma valutate ciascuna oltre 4 miliardi di dollari.
Come accade per altri settori, l’Asia è il continente con il maggiore potenziale di crescita. Negli ultimi due anni il finanziamento di Fintech nella regione è più che raddoppiato passando da 5,2 a 11,2 miliardi, contribuendo quasi al 43% dei 23,2 miliardi di investimenti globali. Sei delle sette maggiori società Fintech provengono dall'Asia, dove i centri più importanti - Singapore, India e Cina - stanno diventando centri di innovazione e adozione del Fintech globale. Il boom degli investimenti riflette anche una domanda di mercato insufficiente e una più rapida adozione della tecnologia dove Cina e India si sfidano quotidianamente. Nel secondo trimestre del 2019, l'India, sede della startup Paytm per i pagamenti mobili, ha superato la Cina per numero di transazioni. Ma la Cina vanta ancora il fintech più prezioso. Infatti Lu.com, la piattaforma di gestione patrimoniale sostenuta da Ping An Insurance (Group), è stata recentemente valutata 39 miliardi di dollari. Tuttavia nuove realtà stanno rapidamente emergendo anche con il sostegno dei governi locali. Il sistema di pagamento elettronico nazionale della Thailandia sta gradualmente portando ad una riduzione dell’utilizzo del contente, mentre l’Autorità monetaria di Singapore ha lanciato l'ufficio Fintech della National Research Foundation quale entità virtuale unica per supportare tutti gli investimenti nel settore. Altri paesi della regione stanno cercando di tenere il passo con la tendenza globale.
In Europa il settore è guidato da mercati altamente innovativi che vedono ai primi posti Regno Unito, Lituania, Estonia, Germania, Svezia e Paesi Bassi, considerati attualmente i principali motori per lo sviluppo del Fintech europeo. La maggior parte delle società fintech europee opera nel settore dei pagamenti. I leader di mercato sono ad oggi società come Revolut, Transferwise, N26, Monzo, Funding Circle e Klarna, con una capitalizzazione di oltre 1 miliardi di dollari. A favorire lo sviluppo di nuove realtà un ambiente normativo favorevole e stabile, definito principalmente dalla direttiva europea sui pagamenti PSD2 e dal grande volume di investimenti: nel 2018, gli investimenti in società Fintech in Europa hanno raggiunto quasi 34,2 miliardi di dollari.
Alla luce di questo scenario, uno sguardo al futuro con mercati sempre più interconnessi, maggiore consapevolezza di utenti e fornitori di servizi e soprattutto lo sviluppo di hardware e software sempre più complessi, lasciando presagire una coesione sempre più massiccia del mondo finanziario e della tecnologia, consentendo alle istituzioni nuove opportunità che si estendono ben oltre i tradizionali servizi bancari. I prossimi anni saranno probabilmente dominati da sei tendenze in rapida evoluzione: l’intelligenza artificiale, l’impiego sempre più diffuso di comandi vocali, l’evoluzione e l’impiego di Blockchain, l’espansione wireless 5G, cyber sicurezza e un ridimensionamento di alcuni ecosistemi esistenti di Fintech nei mercati a più rapida crescita come la Cina.