Una comunità che inizia a crescere
Lavoro, educazione, sostenibilità: una storia di successo in Colombia
Produrre olio di palma in modo sostenibile, in una tra le terre giuridicamente e socialmente più complesse dell'America latina. È la sfida che Poligrow porta avanti dal 2008 a Mapriripan, comune della provincia del Meta, nel cuore della Colombia. Si scommette sulla possibilità di portare sviluppo e lavoro in una regione fuori dai radar degli agricoltori per natura del terreno e per le ingarbugliate dispute tra proprietari terrieri, in un paese in uscita da decenni di guerra civile. Proprio Mapriripan fece da teatro di uno scontro tra la guerriglia e gruppi paramilitari, costato la vita, nel 1997, a 49 persone. Il prodotto coltivato – nelle terre che un tempo ospitavano solo colture illecite – è quello oggetto di una controversa polemica per i presunti effetti sulla salute e sulla conservazione dell'ambiente. L'azienda si mette al lavoro d'intesa con il governo colombiano, attraverso l'ente di promozione degli investimenti ProColombia, e dal 2011 fonda al fianco del ministero dell'Energia e delle autorità locali la società di servizio pubblico Electrimapiri, che garantisce alla zona, per la prima volta nella storia, corrente elettrica 24 ore su 24. L'obiettivo è quello di raggiungere il 100 per cento di matrice riciclabile e mettere l'elettricità in rete per il gruppo di villaggi non allacciati ad altre dorsali.
Il tessuto produttivo e sociale si innesta: si mettono a coltura circa 6.800 ettari di terreno, si creano oltre 600 posti di lavoro diretto, nuova occupazione per circa l'85 per cento della popolazione adulta locale, che inizia a trovare ragioni per non abbandonare la terra in cui vive. Una iniziativa che non può rimanere confinata al motore economico, cercando le condizioni perché possa gettare radici più profonde nel contesto in cui si sviluppa. Attraverso la Fondazione Poligrow si attivano borse di studio, iniziative di microcredito e programmi di alfabetizzazione: oltre 200 persone che portano a casa un titolo di studio, si sviluppano una trentina di progetti e attività sul territorio, si presta aiuto a circa quaranta imprese familiari. E cruciale in questo senso si rivela l'attenzione all'ambiente: vengono stabilite regole interne che hanno permesso di creare, per esempio, barriere naturali di protezione dei boschi esistenti, preservare le aree di alto valore di conservazione, monitorare i corsi d'acqua attraverso l'analisi di microvertebrati e creare un epifitario per ripopolare i boschi esistenti di queste importanti piante . Si è scelto di non tagliare nessun albero e di ottenere certificazioni su ogni passaggio produttivo affiliandosi a enti ambientali no profit come Rainforest Alliance o aderendo ai protocolli del Roundtable on Sustainable.