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Una storia diversa

Se cambiamo l’inizio della storia, cambiamo tutta la storia

“Nurturing Care Framework for Early Childhood Development” è un documento programmatico OMS/UNICEF per incentivare governi, istituzioni, attori privati e fondazioni ad investire precocemente nell’infanzia. Un’ulteriore conferma dell’importanza strategica di The Human Safety Net del Gruppo Generali.

 

Il lancio del "Framework for Nurturing Care for early childhood development" è il riflesso di un movimento in crescita e di un allineamento di diversi partners provenienti da settori diversi, tra cui le fondazioni come The Human Safety Net del Gruppo Generali.

Gli studi dimostrano che il periodo in cui il cervello umano si sviluppa più rapidamente rispetto a qualsiasi altro periodo della vita è quello dalla gravidanza fino ai tre anni, in cui si forma più dell’80% delle connessioni neuronali del cervello.

Investire nello sviluppo della prima infanzia (0 – 6 anni) aiuta i paesi a incrementare la crescita economica, promuovere società pacifiche e sostenibili ed eliminare la povertà estrema e l’ineguaglianza.

 

Il 23 maggio, durante la 71esima Assemblea Mondiale della Sanità, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, UNICEF, e la Banca Mondiale, in collaborazione con la Partnership for Maternal, Newborn & Child Health, e l'Early Childhood Development Action Network, hanno presentato un nuovo documento strategico, il "Nurturing Care Framework for Early Childhood Development".

Il documento presenta un piano d’azione basato su evidenze scientifiche e dati concreti che illustrano come le politiche e i servizi possano sostenere genitori, famiglie, o altre figure di riferimento, e le comunità nel fornire supporto ai bambini e al loro sviluppo. Il documento si inserisce in un momento chiave, in cui i paesi stanno aumentando i propri sforzi nel raggiungere gli Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile identificati dalle Nazioni Unite, che includono diversi targets connessi anche alla prima infanzia.

 

Con questo documento si vuole far emergere come il supporto nei primi anni d’infanzia non solo promuova lo sviluppo fisico, emotivo, sociale e cognitivo, ma anche come protegga i bambini dagli effetti dovuti a condizioni avverse. Il progetto garantisce benefici permanenti e intergenerazionali per la salute, la produttività e la coesione sociale.

Secondo il documento, per raggiungere il loro massimo potenziale e crescere e svilupparsi in modo sano ed adeguato, i bambini hanno bisogno di cinque elementi interconnessi: buone condizioni di salutenutrizione adeguataincolumità e sicurezzacontesto famigliare e relazionale accogliente, responsabile e di qualità e opportunità precoci d’apprendimento.

 

Nei primi anni di vita, genitori e familiari e chi li supporta sono i più vicini al bambino e quindi coloro che meglio lo assistono. Per garantire tempo e risorse a tal fine, è necessario che siano attivate politiche conformi, e che siano attivi servizi su misura e che le comunità siano sostenute localmente.

 

È dimostrato che un adeguato supporto nello sviluppo dell’infanzia migliora la salute, la produttività e la coesione sociale per tutto il corso della vita, e i benefici si ripercuotono anche nella generazione successiva. Nei paesi in via di sviluppo, 250 milioni di bambini sotto i 5 anni di età – più di 4 bambini su 10 – corrono maggiormente il rischio di non raggiungere il loro potenziale di sviluppo a causa della povertà e dell’abbandono.      

L’inerzia su questi temi ha un costo alto sia per gli individui sia per la società. Senza un intervento a sostegno dello sviluppo della prima infanzia, si stima che gli adulti che hanno vissuto in condizioni poco fortunate nei primi anni di vita guadagnino circa un terzo in meno della media annuale delle entrate dei loro pari. E i costi relativi a mancati interventi mostrano che alcuni paesi spenderebbero meno per gli investimenti sulla prima infanzia, rispetto a quanto potrebbero perdere in futuro come conseguenza delle carenze nella crescita e nello sviluppo del bambino.

 

Tra i 1000 firmatari del documento, provenienti da 111 paesi, l'unico rappresentante italiano che ha contribuito alla stesura è Giorgio Tamburlini, pediatra e presidente del Centro per la Salute del Bambino, una delle Onlus supportate dalla Fondazione The Human Safety Net del Gruppo Generali.

 

Con The Human Safety Net per le Famiglie, un programma globale al centro della strategia della Fondazione, vogliamo migliorare le prospettive per i bambini da 0 a 6 anni che vivono in condizioni più svantaggiate e sono quindi privati di opportunità per il futuro. Stiamo creando una rete di esperti e partner in questo settore che operino nei diversi territori sede di Generali, e che possano contribuire a creare attività, spazi ed occasioni di incontro e formazione per i genitori che vivono in condizioni di maggiore avversità, affinché possano acquisire strumenti, competenze e sicurezza per  promuovere uno sviluppo precoce e adeguato dei loro bambini, così da potergli offrire un futuro di pari opportunità.

 

Potete leggere il report completo su http://nurturing-care.org/.

 

Per maggiori informazioni sul programma di The Human Safety Net visita il sito http://www.thehumansafetynet.org/.