Hub Communities produttive
L’esempio del Fabrica de cultura Grotao Community Center a San Paolo
A livello planetario stanno nascendo nuove relazioni tra l'architettura e la società civile, molte delle quali fanno seguito a un’inversione di segno dello sviluppo urbano. Le enormi quanto reali potenzialità che questa trasformazione sta innescando non possono prescindere dalla comprensione di quel "Common Ground" sapientemente indagato dalla Biennale di Architettura di Venezia del 2012, diretta da David Chipperfield. Il visionario architetto, intuendo l'importanza delle sfide imposte dalla globalizzazione, ha proposto di indagare i nuovi valori che la collettività si troverà a condividere nel prossimo futuro sul "terreno comune". In questo orizzonte ben si inserisce il lavoro di Urban-Think Tank (U-TT), laboratorio di ricerca internazionale per la progettazione urbana, il design e la comunicazione, che opera in contesti globali. Il team, fondato nel 1998 da Alfredo Brillembourg e Hubert Klumpner, lavora da molti anni, lavora da molti anni allo sviluppo di infrastrutture di nuova generazione: luoghi di connessione tra parti di città capaci di produrre spazi in grado di innescare relazioni sociali. L'obiettivo è portare qualità e servizi nelle aree urbane vulnerabili ma soprattutto innescare processi catalizzatori per lo sviluppo futuro. Molti dei progetti di U-TT nascono all'interno delle cosiddette amnesie topografiche: architetture incompiute, lasciate allo scheletro strutturale. Altro tema di indagine è il recupero di vuoti urbani e di aree residuali interessate da rischi di carattere idrogeologico, come il caso del Fabrica de cultura Grotao Community Center di San Paolo. Il progetto, il cui completamento è previsto entro il 2016, è situato nel territorio di Paraisopolis-Grotao, all'interno di un “vuoto” finora inaccessibile per caratteristiche fisiche e sociali ma centrale nel contesto urbano perché limitrofo a uno dei quartieri più ricchi di San Paolo. La Fabrica de cultura nasce dalla volontà di gruppi musicali locali di poter usufruire di spazi dedicati. Da qui l’idea di sviluppare una Hub Community produttiva, la “Fabrica” infatti incastra – in una struttura architettonica flessibile e modificabile nel tempo – un importante programma educativo e produttivo capace di realizzare una nuova centralità urbana e una nuova rete di relazioni aperta a tutte le classi sociali. Il progetto prevede una struttura a terrazze coltivate, per massimizzare il potenziale morfologico e paesistico del luogo e stabilizzarne i versanti, prevenendo ulteriori fenomeni di erosione della cavea naturale. Alla cavea si aggancia, attraverso un ponte, una struttura in acciaio che contiene attrezzature per lo sport e la Scuola di Musica con sale didattiche, sale prove e da concerto. La Fabrica costituisce un esempio di come abitanti e architetti stiano trasformando la progettazione, coinvolgendo in un processo integrato istituzioni, capitale finanziario, capitale sociale, comunità e organizzazioni no profit.
Picture credits: © Urban-Think Tank Architects LLC
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