Innovazioni a tavola
Cellulari che analizzano la composizione chimica del cibo, nutrizionisti virtuali e stampanti 3D promettono una nuova era di salute e benessere a tavola.
Un celebre aforisma ottocentesco del filosofo tedesco Ludwig Feuerbach recita “siamo quello che mangiamo”. Mantenere un’alimentazione sana e corretta, ancora oggi, è una tra le principali sfide di questo secolo, almeno in Occidente. A tavola però è abbastanza difficile impugnare la forchetta mentre si consultano tabelle nutritive e programmi alimentari. Oggi però una serie di tecnologie potrebbero rendere questa una missione possibile. Come SCIO, per esempio, uno spettrometro da polsino realizzato dalla start-up israeliana Consumer Physics che consente di controllare la qualità e le calorie di quello che si sta mangiando con una semplice scannerizzazione dal cellulare. NutriMe, invece, è un’applicazione tutta italiana per smartphone tablet che mette a disposizione un nutrizionista virtuale in grado di suggerirci giorno per giorno cosa mangiare in base a preferenze alimentari, allergie e dieta. Un’altra innovazione in termini di salute e benessere a tavola potrebbe arrivare in futuro dalle stampanti 3D, come quella presentata a maggio durante Seeds&Chips, la fiera dedicata alla Food Innovation, in grado di trasformare il latte in eccesso in formaggio, per preparare cibi per chi non può deglutire o è intollerante a certi ingredienti. «Il fattore più importante per un’alimentazione corretta è la dieta nella sua totalità - spiega Laura Rossi del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura), uno dei maggiori esperti italiani di nutrizione - non esiste un ingrediente che di per sé fa bene o fa male. Ci sono dei rischi con l’assunzione in eccesso di certi ingredienti ma tutto può essere inserito in una dieta bilanciata. A livello di comunità scientifica non ci piace la divisone tra buoni e cattivi, tra vegetale buono e animale cattivo. Non c’è un alimento sano di per sé ma c’è una dieta che globalmente deve essere costruita per essere sana».