Luca Massimo Barbero curatore dell’Art Studio, lo spazio dedicato all’arte che dialoga con il sociale nella Casa di The Human Safety Net alle Procuratie Vecchie a Venezia
15 marzo 2023 - 10:10
Nuovo allestimento dell’artista Arthur Duff dal 15 aprile con l’opera “The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential”
Venezia – È lo storico e critico d’arte Luca Massimo Barbero il curatore dell’Art Studio che si trova all’interno della Casa di The Human Safety Net presso le Procuratie Vecchie a Venezia.
La collaborazione lo vedrà impegnato per i prossimi due anni in un progetto curatoriale in grado di tradurre attraverso una visione originale ed innovativa la missione di The Human Safety Net, il movimento di persone che aiutano persone, presente in 24 Paesi, per liberare il potenziale di coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità grazie a programmi dedicati a famiglie con bambini 0-6 e all’inclusione dei rifugiati grazie al lavoro e l’imprenditorialità.
L’Art Studio propone opere di artisti, affini per sensibilità e creatività ai valori di The Human Safety Net, realizzate appositamente per gli spazi della Casa che dialogano strettamente con i contenuti e l’esperienza del percorso espositivo “A World of Potential”, all’interno del quale si colloca l’ampio open space dedicato all’arte in dialogo con il sociale. La mostra offre infatti ai visitatori un'esperienza immersiva per comprendere e connettersi con il proprio potenziale, esplorando i punti di forza del proprio carattere e per scoprire le qualità migliori di noi stessi e degli altri, anche attraverso le storie dei beneficiari, degli operatori e dei volontari di The Human Safety Net. Un dialogo, tra la fondazione, la mostra e le opere dell’Art Studio che racconta l’unicità di ognuno di noi e dell’impegno per avere un impatto concreto e positivo sulla società.
La prima installazione curata da Luca Massimo Barbero sarà opera dell’artista Arthur Duff. Intitolata “The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential”, verrà inaugurata il prossimo 14 aprile.
Con “The Hungriest Eye. The Blossoming of Potential” Arthur Duff, noto a livello internazionale per le sue opere legate alle nuove tecnologie e al coinvolgimento del pubblico, trae ispirazione dalle straordinarie xilografie giapponesi ottocentesche raffiguranti i fuochi d’artificio, che da quell’epoca in poi affascinarono il mondo intero. Attraverso uno dei suoi linguaggi distintivi, la creazione di un sistema laser, l’artista creerà nuove forme e composizioni personalizzate e transitorie che coinvolgeranno il pensiero, il potenziale e l’occhio del visitatore. L’opera oltre che dialogare con lo spazio per cui sono pensate sarà anche espressione del potenziale individuale: il visitatore, infatti, potrà scoprire i propri punti di forza attraverso il percorso espositivo A World of Potential, di cui Duff restituirà poi l’unicità attraverso questo caleidoscopio di luci. Un dialogo con e tra le persone che si arricchisce con una nuova prospettiva attraverso la lente dell’arte, per replicare il messaggio che tutti hanno un potenziale.
Simone Bemporad, Vicepresidente di The Human Safety Net e Group Chief Communications & Public Affairs Officer di Generali, ha affermato: “Prosegue la collaborazione tra The Human Safety Net e il mondo dell’arte, linguaggio capace di mettere in relazione profonda le persone stimolando il dialogo sui temi dell’inclusione sociale. Siamo lieti di collaborare con Luca Massimo Barbero, studioso e critico d’arte di grande esperienza, sensibilità, visione, chiamato a costruire idealmente un ponte tra la mission della fondazione e la società. Nell’Art Studio sono allestite opere che interpretano i temi su cui si concentra il lavoro di The Human Safety Net e i messaggi alla base della mostra permanente "A World of Potential": uno spazio privilegiato di interazione, condivisione, sperimentazione dove i visitatori di tutto il mondo potranno confrontarsi in maniera accessibile con temi di grande impatto e attualità”.
Luca Massimo Barbero ha sottolineato: “L’Art Studio è un luogo di sperimentazione visiva e personale che il visitatore fa attraverso la propria esperienza in tutto questo straordinario piano di The Human Safety Net, luogo sospeso e perno visivo da raggiungere proprio nel cuore di Venezia. Il tema è quello di creare una rete che colleghi le attività dello spazio The Human Safety Net all'arte, ma anche alle questioni sociali che in esso si sviluppano e vengono rappresentate. Incrociare questi temi insieme all'arte contemporanea creerà quindi quel ponte necessario per amplificare entrambe le missioni, per avere un programma unico che si confronta con un’area, come quella Marciana, che mantiene una sua internazionalità diventando così un punto nuovo di riferimento.
Arthur Duff crea un momento raccolto e visivamente forte che concettualmente parte dalla storia della visione, dell’effimero e del meraviglioso come la grande tradizione Orientale dei fuochi d’artificio, e lo riporta alla contemporaneità nel centro di Piazza San Marco coinvolgendo così l’occhio del visitatore in quell’esercizio che tutti noi dobbiamo fare quotidianamente in questa straordinaria città e più in generale nella vita. L’occhio affamato è una metafora incisiva, seppure effimera, del coinvolgimento fra l’occhio, noi esseri umani e le nostre potenzialità non solo percettive, eco del lavoro che The Human Safety Net porta avanti nel suo lavoro quotidiano in 24 Paesi”.
Arthur Duff ha spiegato: “The Hungriest Eye – The Blossoming of Potential” è un'opera d’arte che inizia come collaborazione con The Human Safety Net, e per me, come artista, è un'opportunità unica per investigare gli aspetti invisibili degli oggetti d'arte come sistemi interconnessi fisici e non fisici. Vorrei creare spazi collaborativi dove il pubblico possa partecipare attivamente alla formazione dell'opera d'arte attraverso la loro esperienza personale nel museo nella sua interezza. L'implicazione del fruitore è integrata nella struttura dell'opera d'arte e incorporata all'interno della Casa di The Human Safety Net. Il progetto “The Hungriest Eye – The Blossoming of Potential” esamina il rapporto tra il potenziale dell'opera d'arte e il potenziale di ogni persona che visita le Procuratie Vecchie, come esplorazione che pone in discussione l'impatto dell'arte sull'umanità e si concentra sugli oggetti al di là del loro semplici rapporto con gli esseri umani”.
Biografie
Luca Massimo Barbero è storico e critico d’arte, Direttore dell’Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Giorgio Cini, già Curatore Associato della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, membro del comitato scientifico della Collezione Farnesina e Curatore Associato delle Collezioni di Arte Moderna e Contemporanea di Intesa Sanpaolo. Collaboratore presso istituzioni d’arte moderna e contemporanea nazionali e internazionali, ha curato esposizione presso il Moderna Museet di Stoccolma, il Kunsthaus di Zurigo, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e la Biennale di Venezia. È uno dei più autorevoli studiosi d’arte italiana e americana del secondo dopoguerra e autore di numerose pubblicazioni d’arte contemporanea.
Arthur Duff è nato a Wiesbanden (Germania) nel 1973. Dopo aver vissuto negli Stati Uniti, patria dei genitori, in Korea, Germania e Giappone, si stabilisce in Italia. Attualmente vive e lavora a Vicenza e insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e la Boston University. Dalla fine degli anni Novanta è presente come artista visivo nella scena dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Nel 2010 è vincitore del premio 2% al MACRO di Roma con il progetto ROPE. Negli ultimi anni ha realizzato numerosi lavori a scala urbana, partecipando a diverse collettive tra cui: La Finestra sul Cortile. Scorci di collezioni private, alla GAM di Milano nel 2017, The Muse, presso il Whanki Museum di Seoul nel 2016, Temi & Variazioni, Scrittura e Spazio alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia nel 2011, La parola nell’arte. Ricerche d’avanguardia nel ‘900. Dal Futurismo ad oggi attraverso le Collezioni del Mart, al Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto nel 2007.
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