INFORMAZIONI FINANZIARIE AL 30 SETTEMBRE 2018 - COMUNICATO STAMPA
08 novembre 2018 - 07:30
Risultato operativo e utile in crescita. Raccolta netta Vita nuovamente in aumento. Confermata la solidità di capitale nonostante la forte volatilità dei mercati.1
- Risultato operativo a € 3,6 miliardi, in aumento del 3,9% grazie al contributo di tutti i segmenti di business
- Combined ratio confermato a ottimi livelli (92,8%), nonostante il rilevante impatto delle catastrofi naturali e dei grandi sinistri. Prosegue l’aumento della redditività della nuova produzione Vita a 4,48%
- Premi in aumento del 6,1% a quasi € 50 miliardi per effetto del positivo sviluppo di entrambi i segmenti di business, con un’accelerazione del Danni (+2,7%). Raccolta netta Vita nuovamente in crescita a € 8,6 miliardi (+3,3%)
- Operating RoE medio del periodo 2015-9M2018 a 13,4%, confermato in linea con il target strategico (>13%); operating RoE annualizzato2 a 12,7%
- Utile netto in crescita a € 1.855 milioni (+26,8%), grazie anche alla positiva performance non operativa e al risultato delle dismissioni. Utile ante attività operative cessate in crescita del 4,8%
- Posizione di capitale solida, con Regulatory Solvency Ratio a 200% e Economic Solvency Ratio a 221% nonostante la volatilità dei mercati finanziari
Il Group CFO di Generali, Cristiano Borean, ha affermato: “Prosegue il miglioramento evidenziato nella prima parte dell’anno, con ottimi risultati per quanto riguarda le performance tecniche sia Danni, confermati da un eccellente combined ratio, sia Vita, con una raccolta netta nuovamente in crescita e una marginalità sul new business in aumento sui 9 mesi dello scorso anno. Positivo inoltre lo sviluppo dell'area Investments, Asset & Wealth Management, anche grazie alla strategia multiboutique che stiamo eseguendo con determinazione e in linea con gli obiettivi annunciati. Si conferma la solidità della posizione di capitale, dato ancora più significativo alla luce della volatilità dei mercati finanziari registrata nell’anno, che testimonia la nostra capacità di gestire efficacemente scenari di incertezza. Forti di questi risultati, siamo pronti a presentare il nuovo piano industriale triennale, incentrato sull’ulteriore crescita, la trasformazione e la creazione di valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder.”
Monaco. Il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali, riunitosi sotto la presidenza di Gabriele Galateri di Genola, ha approvato le Informazioni Finanziarie al 30 settembre 2018.
Premi e Nuova Produzione
- I premi complessivi del Gruppo si attestano a € 49.727 milioni (+6,1%), confermando la crescita già osservata nei primi sei mesi dell’anno grazie agli andamenti positivi in entrambi i segmenti di attività.
Il segmento Vita evidenzia un aumento del 7,8% derivante dallo sviluppo di tutte le linee di business, in particolare di quella puro rischio e malattia, nella quasi totalità dei paesi di operatività del Gruppo. Nel primo semestre dell’anno in Italia si è registrato un rinnovo di polizze collettive per un ammontare di circa € 1,2 miliardi derivante dalle azioni sul portafoglio di risparmio esistente: anche senza considerare tale importo, i premi Vita complessivi del Gruppo si confermano in crescita (+4,1%). Dopo la forte accelerazione del secondo trimestre, la raccolta netta del Gruppo si attesta a € 8,6 miliardi facendo registrare un ulteriore aumento nel terzo trimestre che conduce ad una crescita complessiva del 3,3% concentrata, in particolare, in Francia e in Asia.
Anche i premi del segmento Danni evidenziano una crescita del 2,7% derivante dal positivo andamento di entrambe le linee di business. L’Auto aumenta del 2,9% grazie allo sviluppo in ACEER4 (+5,6%), Francia (+3,3%) e Americas e Sud Europa (+19%). L’Italia flette del 2,2%, anche se il terzo trimestre dell’anno mostra un recupero. In aumento anche il Non Auto (+2,4%), grazie agli andamenti osservati nella quasi totalità dei paesi in cui il Gruppo opera. Si conferma in crescita ACEER (+3,2%), prevalentemente nel business abitazione, la Francia (+2,3%) grazie alle politiche tariffarie, la Germania (+1,5%) per lo sviluppo registrato nelle linee Global Corporate & Commercial, e Europ Assistance (+12,8%), in particolare nei mercati maturi per effetto dello sviluppo dell’assicurazione viaggi e assistenza auto. L’Italia registra una flessione dell’1,6% derivante dall’andamento delle linee Global Corporate & Commercial a seguito della focalizzazione sulla profittabilità; positivo il terzo trimestre dell’anno grazie alla ripresa delle linee infortuni e malattia. - La nuova produzione in termini di PVNBP (valore attuale dei premi della nuova produzione) si attesta a € 30.587 milioni, in diminuzione dell’1,8% rispetto ai primi nove mesi del 2017. A livello di linee di business, si registra un deciso calo dei prodotti di risparmio (-4,2%), dovuto alla contrazione in Italia, Germania e Spagna e una leggera flessione di quelli di puro rischio (-0,7%, per effetto della riduzione in Germania e Francia). Tale andamento è parzialmente compensato dall’aumento dei premi relativi ai prodotti unit-linked (+1%) principalmente in Italia e Francia.
Il valore della nuova produzione (NBV) è pari a € 1.370 milioni, in aumento del 3,2% (€ 1.341 milioni a 9M17).
La redditività sul PVNBP si attesta al 4,48% (4,17% ai 9M17), con un incremento di 0,22 p.p. dovuto al miglior mix produttivo, alla riduzione delle garanzie finanziarie e al miglioramento delle ipotesi finanziarie rispetto ai primi nove mesi del 2017.
Performance Economica
- Il Risultato operativo si attesta a € 3.607 milioni, evidenziando una crescita del 3,9% grazie al contributo di tutti i segmenti di business.
Positivo il risultato operativo Vita (+3,3%), che riflette principalmente il miglioramento della performance tecnica al netto delle spese di gestione assicurativa, grazie all’accelerazione nel terzo trimestre.
In aumento anche la performance operativa Danni (+2,1%): positivo il contributo del risultato tecnico, grazie al calo di 0,3 p.p. del combined ratio che si conferma su ottimi livelli (92,8%), per effetto del miglioramento della sinistralità corrente non catastrofale. Sostanzialmente stabile il contributo delle generazioni precedenti. Sul periodo hanno impattato circa € 215 milioni di sinistri catastrofali per complessivi 1,5 p.p. che hanno colpito principalmente Italia, Francia e Germania (eventi analoghi avevano pesato per 1,8 p.p. ai 9M17).
Inoltre, nei primi nove mesi si è registrato un maggior impatto di grandi sinistri man-made per circa € 90 milioni, concentrati prevalentemente nel terzo trimestre nelle linee Global Corporate & Commercial.
Positivo, infine, l’andamento del segmento Holding e altre attività, grazie in particolare al favorevole sviluppo delle attività di Investments, Asset & Wealth Management. Lieve aumento dei costi di Holding a seguito di nuove attività di sviluppo. - L’Utile netto di Gruppo si attesta a € 1.855 milioni, evidenziando una crescita del 26,8% che riflette principalmente, oltre al citato sviluppo del risultato operativo:
- il miglioramento del risultato non operativo. Nonostante la flessione della gestione finanziaria per effetto dei programmati minori realizzi, soprattutto per la componente obbligazionaria, e delle maggiori svalutazioni su azioni per l’attuale volatilità dei mercati finanziari, la performance non operativa nel complesso migliora sia per il calo degli interessi sul debito finanziario sia per la riduzione degli altri costi netti non operativi. Questi ultimi beneficiano principalmente delle plusvalenze relative alla cessione delle attività in Panama;
- il maggior impatto della fiscalità, che passa dal 31,5% al 32,6%, è principalmente riconducibile ad alcuni eventi di natura straordinaria registrati in Germania;
- il risultato delle attività operative cessate, pari a € 157 milioni, derivante dalle dismissioni di Belgio, Generali Leben, Guernsey e Irlanda5. Il risultato di € -154 milioni dello scorso anno è attribuibile principalmente alla perdita derivante dalla dismissione delle attività olandesi. - La redditività a conto economico degli investimenti passa da 2,42% a 2,22%6. Il calo è riferito a minori realizzi e a maggiori svalutazioni nonché a una diminuzione della redditività corrente rispetto al periodo comparativo.
Stato Patrimoniale e Posizione di Capitale
- Il Patrimonio netto di Gruppo si attesta a € 23.264 milioni, in calo del 7,2% rispetto a € 25.079 milioni al 31 dicembre 2017. La variazione è ascrivibile al risultato del periodo di pertinenza del Gruppo, pari a € 1.855 milioni, più che compensato sia dall’erogazione del dividendo, per complessivi € 1.330 milioni, sia dalla riduzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per € 2.034 milioni, derivante dall’andamento dei titoli obbligazionari a seguito dell’ampliamento degli spread.
- Gli Asset Under Management di parti terze registrano un aumento del 4,7%, in particolare grazie alla performance in Cina e di Banca Generali.
- Il Preliminary Regulatory Solvency Ratio – che rappresenta la visione regolamentare del capitale del Gruppo e si basa sull’utilizzo del modello interno unicamente per le compagnie che hanno ottenuto la relativa approvazione da parte dell’IVASS, e sulla Standard Formula per le altre compagnie – è pari al 200% (207% FY17; -7 p.p.).
L’Economic Solvency Ratio, che rappresenta la visione economica del capitale ed è calcolato applicando il modello interno all’intero perimetro del Gruppo, si conferma sui livelli dei primi sei mesi dell’anno, attestandosi al 221% (230% FY17; -9 p.p.).
Per entrambi gli indicatori la diminuzione è determinata principalmente dall’aumento dello spread sui titoli governativi italiani, solo parzialmente compensato dalla solida performance industriale della generazione normalizzata di capitale di Gruppo.
Per gli eventi significativi occorsi nel periodo e successivamente al 30 settembre 2018, si può fare riferimento ai comunicati stampa scaricabili dal sito www.generali.com.
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Cristiano Borean, dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Il glossario e la descrizione degli indicatori alternativi di performance sono disponibili nella Relazione Integrata Annuale e Bilancio consolidato di Gruppo 2017.
1 Le variazioni dei premi, raccolta netta e PVNBP (valore attuale dei premi della nuova produzione) sono a termini omogenei (a parità di cambi e area di consolidamento). Le variazioni nei risultati operativi e investimenti propri escludono le entità cedute dal periodo comparativo.
2 L’operating RoE annualizzato è calcolato su media mobile come somma degli ultimi quattro RoE operativi trimestrali.
3 Con riferimento alle azioni di disinvestimento delle attività in Belgio, Guernsey e in Generali Leben (Germania), in attesa del rilascio delle necessarie autorizzazioni regolamentari, in applicazione all’IFRS 5, tali attività sono classificate “in dismissione possedute per la vendita”. Conseguentemente, tali partecipazioni non sono state escluse dal consolidamento ma sia il totale delle attività e passività che il risultato economico, al netto degli effetti fiscali, sono stati rilevati separatamente nelle specifiche voci degli schemi di bilancio. La voce Utile o perdita delle attività operative cessate comprende anche il profitto di realizzo relativo alla dismissione delle attività irlandesi. Parimenti sono stati riclassificati i dati comparativi (che per il 2017 includono anche le attività olandesi e irlandesi, le cui cessioni si sono perfezionate rispettivamente a febbraio e giugno 2018). Le cessioni delle attività della Colombia e di Panama hanno portato altresì al realizzo di plusvalenze di realizzo classificate nel risultato non operativo. Le attività cedute non erano considerate rilevanti rispetto alla dimensione del Gruppo e quindi non classificabili come “attività operative cessate”.
4 ACEER è la struttura regionale che comprende Austria, Paesi dell'Europa centro-orientale & Russia.
5 Tale voce comprende l’utile di € 49 milioni sulla cessione dell’Irlanda nonché il contributo al risultato delle altre attività ancora in fase di dismissione.
6 L’indicatore non è annualizzato.