Al fianco delle piccole e medie imprese in Europa
Dalla strategia dedicata alle Pmi all’interno del Next Generation Eu, alle iniziative di Generali per sostenere le attività colpite dalla pandemia: così è possibile risollevare le aziende che rappresentano la spina dorsale dell’economia europea. Permettendo loro di tornare a crescere in modo sostenibile
Il Covid-19 ha inferto un duro colpo alle piccole e medie imprese di tutta Europa, molte delle quali hanno rischiato e rischiano tutt’ora di essere spazzate via dallo tsunami. Una delle conseguenze economiche immediate della pandemia è stata l'improvvisa mancanza di liquidità, che ha interessato innanzitutto proprio le Pmi e che disincentiva le banche dal prestare loro denaro, soprattutto a causa dell’improvviso aumento del rischio percepito. Si sono così rese necessarie garanzie dell'Unione europea a sostegno di questi prestiti, oltre a riforme e investimenti destinati alle Pmi.
Finanziamenti e garanzie per gli investimenti: gli interventi dell’Ue a sostegno delle Pmi
Il Next Generation Eu contiene uno specifico pacchetto al riguardo: il Recovery and Resilience Facility (Rrf),1 che attualmente include misure a beneficio delle Pmi per circa 44 miliardi di euro, ma complessivamente le risorse disponibili potrebbero raggiungere i 109 miliardi di euro, pari a circa il 24% della spesa totale. A questo si aggiunge la Next Generation SME Strategy,2 approvata lo scorso 19 gennaio per spingere l'Ue e gli Stati membri a fornire alle Pmi adeguate misure di finanziamento e sostegno oltre a un ambiente imprenditoriale favorevole, in cui siano garantite condizioni di parità, l’opportunità di accesso ad appalti e investimenti pubblici, o ancora procedure amministrative semplificate, anche per facilitare l’accesso ai fondi europei.
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Non solo Next Generation Eu
Gli strumenti previsti dal Next Generation Eu non sono gli unici messi a disposizione delle Pmi. Nel giugno 2020, la Commissione europea ha sbloccato un miliardo di euro dal Programma InvestEU3 e il finanziamento totale così disponibile, stimato sugli otto miliardi di euro, consentirà al Fondo europeo per gli investimenti (Fei) di rilasciare garanzie speciali per incentivare banche e altri finanziatori a fornire liquidità ad almeno 100mila Pmi europee colpite dalla crisi pandemica.
Va inoltre citato il Programma per l'occupazione e l'innovazione sociale (EaSI),4 strumento di finanziamento volto a promuovere un elevato livello di occupazione sostenibile e di qualità. Garantendo al contempo una protezione sociale adeguata e dignitosa, che possa prevenire l'esclusione sociale e la povertà e migliorare le condizioni di lavoro.
Quale ruolo per il settore privato e gli assicuratori?
A tutto questo si aggiunge il sostegno che il settore privato può fornire all’economia reale. Come nel caso delle compagnie assicurative, che, con un patrimonio gestito di circa 11 trilioni di euro e una solida competenza negli investimenti a lungo termine, possono contribuire come investitori, oltre che come consulenti per i governi, nel sostenere la ripresa e lo sviluppo di settori come la trasformazione verde e digitale.
Possono inoltre trasferire solidità e resilienza al sistema economico e sociale, preparando ad affrontare l'aumento di rischi sistemici come le pandemie. In questa direzione, Generali si è impegnata attivamente al fianco delle autorità pubbliche alla progettazione e alla realizzazione di un Fondo anti-pandemia, in cui l'onere dei rischi sistemici può essere condiviso tra autorità nazionali, assicuratori e mercati dei capitali. Ma l’impegno del Leone su questo fronte comprende numerosi altri progetti.
Investimenti, soluzioni assicurative dedicate e cultura della sostenibilità: il piano di Generali per rilanciare le Pmi europee
Già nel marzo 2020, la Compagnia è stata tra le prime realtà assicurative a intervenire nel pieno dell’emergenza sanitaria ed economica, lanciando un’iniziativa anti-pandemia che nel corso dell’anno ha identificato dieci opportunità di investimento per un impegno complessivo di 1,05 miliardi di euro. Il settore assicurativo, i governi nazionali e le istituzioni hanno così potuto collaborare per far fronte ai costi legati alle interruzioni delle attività.
Un altro importante passo è stato compiuto nel febbraio 2021, quando Generali ha presentato Fenice 190, un piano di investimenti da 3,5 miliardi di euro in cinque anni - inclusi 1,05 miliardi di euro effettuati nel 2020 -, per sostenere il rilancio delle economie europee colpite dal Covid-19. Risorse destinate alla crescita sostenibile, attraverso fondi di investimento internazionali indirizzati a infrastrutture, innovazione e digitalizzazione, Pmi, transizione energetica, abitabilità green, strutture health care ed educazione.
L’impegno di Generali prevede anche soluzioni assicurative specifiche per le Pmi, segmento fondamentale all’interno del nuovo piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth. Si tratta di strumenti innovativi e modulari, che permettono alle piccole e medie imprese di colmare i propri protection gap, ad esempio grazie a coperture a protezione dal rischio cyber e soluzioni parametriche nel settore agricolo. Ma anche strumenti di risk advisory, che fanno leva sulle più recenti tecnologie e sono valorizzati dall’importante ruolo di consulenza delle reti agenziali del Gruppo. Una risorsa distintiva e fondamentale per l’ambizione di Generali di essere Partner di Vita per i propri clienti.
SME EnterPRIZE, il progetto per promuovere la sostenibilità nelle piccole e medie imprese
Per una ripresa davvero green e una transizione giusta, occorre che tutte le componenti del tessuto imprenditoriale europeo integrino la sostenibilità nel proprio modello di business. Ed è tanto più importante che a farlo siano proprio le Pmi, che costituiscono oltre il 99% delle aziende nell’Ue. Non si tratta solo di cura dell’ambiente e di corretto utilizzo delle risorse, ma anche di attenzione nei confronti delle comunità e del benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie.
Per questo Generali ha lanciato SME EnterPRIZE, iniziativa creata per supportare le Pmi nella transizione sostenibile e nell’adozione di una cultura della sostenibilità. Sposando la volontà dell’Unione Europea di sviluppare un’economia più “green” e inclusiva, dando visibilità alle migliori pratiche messe in atto e stimolando il dibattito pubblico sul tema. Un ulteriore tassello nell’impegno della Compagnia a sostegno delle Pmi. Un impegno che passa da un confronto continuo con le istituzioni nazionali ed europee, con il mondo accademico e con altre realtà del settore privato. Per analizzare le barriere e individuare insieme le opportunità di sviluppo in un settore in grado di guidare la crescita economica sostenibile del continente.