Le vacanze degli europei, più verdi e “disconnesse”
I dati più significativi dal “Barometro Vacanze” realizzato da Ipsos per Europ Assistance
In Europa cresce il desiderio di viaggiare e, al contempo, il bisogno di farlo in sicurezza, grazie alla protezione offerta da prodotti che possano coprire gli eventuali imprevisti, dalla salute ai mezzi di trasporto.
La ricerca di protezione è la caratteristica distintiva dei viaggiatori che emerge dal “Barometro Vacanze”, realizzato da Ipsos per Europ Assistance e giunto ormai alla 19° edizione.
L’aspetto della prevenzione è dunque fondamentale in occasione delle vacanze: periodo dell’anno per eccellenza dal quale si intende fuggire dai problemi della vita quotidiana e che, proprio per questa ragione, vede nella protezione un elemento chiave per mettersi al riparo dagli imprevisti.
Ma quali sono le preoccupazioni più sentite dai cittadini europei?
La salute è al primo posto. Il 66% degli intervistati dichiara infatti di assicurarsi prima di partire in caso di problemi di salute per sé o per ci propri compagni di viaggio. Segue un guasto al veicolo, anche in questo caso indicato dal 66% del campione. Ma gli europei sembrano non sottovalutare il valore delle cose che si lasciano dietro: il 65% dichiara di proteggere la propria abitazione quando si prepara a partire.
L’approccio culturale all’assicurazione di viaggio è dunque una tendenza diffusa in Europa, mentre resta ancora poco diffusa in Italia.
Gli italiani infatti, pur consapevoli dei diversi problemi potenzialmente riscontrabili in viaggio, evidenziano ancora una certa freddezza nei confronti della possibilità di sottoscrivere una polizza travel.
In generale, il problema per cui gli italiani si assicurano di più prima di partire è un possibile danno all’auto (48%) seguito da un incidente con il mezzo di trasporto pubblico (43% in crescita di due punti rispetto all’edizione 2018) e dall’assicurazione per problemi di salute per sé o per le persone con cui si viaggia (il 42%).
Un dato sorprendente però è quello che riguarda il tema delle coperture assicurative in viaggio: sia i millennials (44%) che e gli Over 65 (40%) dichiarano in maggioranza di non averci pensato.
L’età evidenzia, inoltre, delle differenze in termini di canale di acquisto: ad una età media più alta corrisponde, infatti, una maggiore propensione all’acquisto dalla propria Compagnia di assicurazione, mentre il target più giovane tende ad affidarsi con più facilità (pur mantenendo come prima scelta la Compagnia) a siti web comparativi e agli agenti di viaggio.
Ampliando la prospettiva, l’indagine Ipsos per Europ Assistance approfondisce diversi aspetti degli “europei in viaggio”, a partire dal budget e dalle reali possibilità economiche.
Complessivamente, circa il 63% degli europei dichiara che andrà in vacanza questa estate, con una leggera crescita che conferma un trend positivo che perdura dal 2016; per gli italiani la percentuale è il 61%.
Una curiosità: i vacanzieri austriaci sono in percentuale i più numerosi (70%), mentre i meno inclini alla possibilità di fare vacanze quest’anno sono spagnoli e portoghesi (fermi al 60%).
In fatto di capacità di spesa, in Europa il budget medio si attesta sui € 2.019 (+3% sul 2018), con una crescita sostanziale pari al +10% per la Francia e +8% per la Spagna. Per le vacanze estive gli italiani sono sotto la media europea (€ 1.757), in leggero decremento rispetto al 2018 (-1%).
Tra le novità più interessanti che emergono dal rapporto vi è senza dubbio la crescente attenzione all’ambiente.
Per il 70% degli italiani intervistati, l’impronta ecologica del viaggio è un parametro che pesa sulla scelta e l’organizzazione delle vacanze: è fondamentale per il 24%, importante per il 46%.
Accanto alla maggiore sensibilità per il tema ambientale, cresce anche una nuova tendenza: il desiderio di disconnettersi. La volontà di limitare l’utilizzo di device si coniuga con la tendenza crescente a volersi completamente distaccare dal lavoro. Il 69% degli europei dichiara che in vacanza ha intenzione di disconnettersi e dimenticare del tutto le incombenze professionali, per dedicarsi a relax totale e famiglia.
I britannici sono i più determinati a staccare completamente (76%), seguiti da francesi (71%) e tedeschi (70%); gli italiani si attestano intorno al 67%. In questo senso, tra i meno determinati d’Europa figurano belgi (59%) e svizzeri (61%).