Mano al portafogli! (elettronico)
A che punto siamo con il mobile wallet e qual è il futuro per le carte di credito
A che punto siamo con il mobile wallet e qual è il futuro per le carte di credito
Nel 2010, quando Wired lanciò le sue previsioni sul “futuro dei soldi”, era già chiaro che l’egemonia delle carte di credito sarebbe stata intaccata e che i pagamenti digitali, così potenzialmente comodi per l’utente, sarebbero stati la strada per la dematerializzazione delle transazioni commerciali.
A oggi, le innovazioni nel campo del mobile banking stanno rendendo possibile trasferire l'intera esperienza di pagamento dalla carta di credito in plastica al dispositivo mobile.
I “mobile wallet” sono portafogli virtuali che consentono, con un semplice tocco di smartphone, di effettuare pagamenti in modo facile e sicuro e di caricare punti sulla tessera fedeltà, cancellando così ogni confine tra proximity e remote.
Figli dei digital wallet come PayPal (che consentono di collegare il proprio conto bancario a un account con cui pagare gli acquisti online o effettuare trasferimenti di denaro), i mobile wallet si servono di un’App che gestisce le credenziali individuali prima ospitate su carte e altri supporti fisici, utilizzando la tecnologia “di prossimità” Near Field Communication (NFC), che garantisce potenza residua anche in caso di batteria scarica.
Niente più lunghe code alla cassa. Addirittura, in futuro, niente più interazione con il commesso. Ma a che punto sono i nostri dispositivi mobili e i loro client? Sono pronti ad assumere sul proprio hardware tutto l’onere delle nostre transazioni commerciali?
Secondo GMSA, il 2015 è stato un anno di crescita continua nel settore della telefonia mobile, con più di 7,6 miliardi di connessioni (vale a dire 4.7 miliardi di utenti unici) e più di 1 trilione di dollari di ricavi per gli operatori del settore. La base globale della connessione 4G nel 2015 ha superato la soglia di 1 miliardo e le reti 4G sono ora disponibili in ben 151 paesi in tutto il mondo, con un tasso di penetrazione globale pari al 63%, dal 43% dell'Africa sub-sahariana all’85% dell’Europa.
In un’ottica di utilizzo dello smartphone a 360 gradi, non stupisce dunque che i principali operatori di telefonia mobile si stiano già muovendo su questo fronte. Nonostante diversi wallet siano già stati lanciati, le squadre stanno ancora – per così dire – scaldando i motori, e la gara vera e propria per le transazioni cardless non è ancora cominciata, ma è sicuramente alle porte.
La società si è avviata verso un commercio che in buona parte si regge già senza contanti. La naturale evoluzione non sarà semplicemente non portare più in giro banconote nel portafogli, ma lasciarlo direttamente a casa. Tutte le informazioni di pagamento saranno memorizzate sul nostro dispositivo mobile, con supplementi tecnologici in grado perfino di migliorare la sicurezza, riducendo i rischi di frode.
Attenzione a non perdere il cellulare!