Datore di lavoro responsabile

World Mental Health Day: benessere mentale e lavoro al centro dell’edizione 2024

Dall’adesione al Manifesto per il benessere psicologico in azienda al podcast dedicato alla salute mentale, le iniziative di Generali per celebrare la giornata internazionale che cade ogni anno il 10 ottobre

Content Hub
Tempo di lettura: 2'00"

Come ogni anno, il 10 ottobre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della salute mentale. La ricorrenza, promossa dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), è riconosciuta a livello internazionale dal 1992 per ricordare che il benessere mentale è una componente essenziale della salute e incoraggiare individui e comunità a promuoverlo in ogni contesto, dal lavoro alla vita privata.

Il tema scelto per l’edizione 2024, "È tempo di dare priorità alla salute mentale sul posto di lavoro", sottolinea in particolare l’importanza di riconoscere e tutelare salute mentale e benessere sul luogo di lavoro, per le persone, le organizzazioni e le comunità.

Salute mentale e benessere dei lavoratori: la parola ai dati

Secondo una recente indagine del Future Forum, il 42% delle lavoratrici e dei lavoratori a livello globale ha dovuto contrastare gli effetti del “burnout”. Un fenomeno particolarmente diffuso tra i giovani e le donne, che spesso si trovano a dover bilanciare le pressioni lavorative con altre responsabilità personali e familiari.

La mancata tutela del benessere sul posto di lavoro ha conseguenze significative anche per le aziende:  secondo l’OMS, ogni anno nel mondo si registra una perdita di circa 1.000 miliardi di dollari a causa di fattori come ansia e depressione, e ciò si riflette nei 12 miliardi di assenze annue dal lavoro legate al malessere psicologico, oltre che nella diminuzione dell'engagement e della performance, impattando negativamente sulla crescita e sullo sviluppo delle aziende. Una responsabilità che si estende, anche e soprattutto, a chi esercita ruoli di leadership. A sostenerlo è anche la stessa OMS che nel 2023, per la prima volta nella storia, ha raccomandato la formazione di manager e dirigenti per la prevenzione di ambienti di lavoro stressanti.

L’impegno di Generali per il benessere mentale delle sue persone

In qualità di Datore di lavoro responsabile, Generali si impegna a promuovere la diversità, l'equità e l'inclusione sul luogo di lavoro, offrire opportunità di formazione, coltivare il talento in tutte le sue forme e implementare modalità di lavoro flessibili e sostenibili. Di tale impegno fa parte anche l’attenzione alla salute mentale e al benessere psicologico delle persone del Gruppo.

Promozione del benessere psicologico in azienda

Generali ha infatti aderito al Manifesto per il benessere psicologico in azienda, lanciato nell’ottobre 2023 da Mindwork, società italiana di consulenza psicologica online in ambito aziendale. Il Gruppo condivide la definizione di benessere psicologico contenuta nel documento, che considera tale aspetto come parte integrante di un più ampio concetto di salute insieme al benessere fisico, relazionale e finanziario.

Al centro del Manifesto anche il benessere psicologico di manager e responsabili quale punto di partenza per una leadership sana, che passi anche per il riconoscimento della persona oltre il suo ruolo, per costruire e coltivare relazioni che facciano sentire ogni persona accolta, valorizzata e tutelata nella sua unicità.

C’è una crepa in ogni cosa, ed è da lì che entra la luce

ha preso le mosse “Crepe”, la serie podcast promossa da Generali e in particolare dal team Head Office People Care per fare luce sull’importanza della salute mentale e su disagi che non sono solo un problema individuale, ma una questione d’interesse pubblico che richiede l’attenzione e l’impegno di tutti.

La serie dà voce a cinque persone che condividono la loro testimonianza sui disagi provocati da condizioni quali il disturbo borderline di personalità, il burn out, la depressione post partum, l’ansia e la bulimia ma anche, e soprattutto, sul loro percorso di rinascita. Un tema prioritario: secondo il World Mental Health Report, nel mondo una persona su otto soffre di disturbi mentali e il 71% non riceve supporto da strutture specializzate.

Un viaggio che guida verso la comprensione di quello che si può fare per affrontare questa sfida e la necessità di promuovere ambienti in cui le conversazioni aperte sulla salute mentale siano attivamente incoraggiate e non stigmatizzate, sottolineando l’importanza del riconoscimento pubblico e dell’accettazione come tasselli fondamentali nella costruzione di una società più sana e solidale.